Succede così, un minuto prima stai bene e un minuto dopo ti trovi in terra, a lottare tra la vita e la morte. È accaduto, com’è noto, anche a Lamberto Sposini, uno dei più conosciuti giornalisti del piccolo schermo, appena prima di andare in onda con il suo programma La vita in diretta.
Operato al cervello, si trova in coma farmacologico e al momento le sue condizioni sono stabili (su Reality e show trovate tutti gli aggiornamenti). Io scrivo questo poche righe per augurargli di cuore di farcela, e di tornare presto al suo lavoro. Non per circostanza, come si usa fare in questi casi, ma perché mi ha sempre dato l’impressione di una persona perbene. Impressione rafforzata quando ci ho avuto a che fare per un suo intervento su Teleipnosi, in risposta a un mio post critico. Stile, correttezza ed eleganza pur nella polemica, e soprattutto la decisione di firmarsi, non come molti volti noti che sui blog partecipano, quando partecipano, sempre coperti dall’anonimato (è successo più d’una volta anche qui da noi).
E allora forza Lamberto, aspetto che possa riprenderti per magari tornare a battibeccare e polemizzare. Chiudo però- tanto per non smentirmi – con una nota polemica: era proprio necessario sabato sera, con Sposini che lottava tra la vita e la morte, mandare in onda i frizzi e i lazzi di Ballando con le stelle, programma in cui il giornalista di Rai uno è uno dei protagonisti? Lo so che in questi casi si sfodera la retorica del “the show must go on” e del “la vita va avanti”, ma l’intrattenimento e le buffonate televisive ogni tanto, almeno in queste occasioni, potrebbero pure fermarsi. Non sono vita, sono solo un insignificante passatempo.
(La foto è tratta da mondoreality).
