La storia di Lady D: la vita, gli amori e l’impegno sociale

Sguardo dolce ma triste, bella ma tormentata: vediamo qui di seguito la vera storia di Lady D, la Principessa del popolo, amata da tutti.

Diana Frances Spencer, conosciuta come Lady Diana o Lady D, è stata la moglie del principe del Galles, Carlo dal 1981 al 1996. Amata da tutti per il suo essere umana e diversa da tutti gli altri reali, viene ricordata ancora oggi come una tra le donne più belle e più influenti al mondo. Qui di seguito la sua storia, tra vita, amori, morte, misteri e impegno sociale.

Lady D, la storia

Classe 1961, Diana Frances Spencer nasce il 1° luglio a Sandringham, nella contea di Norfolk, dal Visconte e dalla Viscontessa Althorp, una delle famiglie più antiche britanniche e connesse alla Famiglia Reale. Durante l’infanzia, Diana cresce a Park House, nei pressi della Residenza di Sandringham. Ma a partire dall’età di 7 anni, in seguito alla separazione dei suoi genitori, vive prima a Londra per qualche mese con la madre e poi il padre ottiene la custodia della figlia. In seguito, il padre si sposa con la contessa di Dartmouth, Raine. Quindi Diana, insieme ai suoi fratelli e sorelle, va a vivere con la nuova matrigna e il padre. Nel 1975, dopo la morte del nonno, Diana eredita il titolo di Lady e il padre quello di Lord.

Per quanto riguarda la sua istruzione, Lady D non è molto brillante, ma spicca soprattutto in musica e nutre una forte passione per il pianoforte. Frequenta diverse scuole; ai18 anni, la madre le consiglia di frequentare un corso di cucina avanzato, ma neppure questa si rivela la sua strada. Inizia a lavorare prima come insegnante di danza e poi come tata e maestra all’asilo nido. E nel frattempo, si trasferisce a Coleherne Court in un appartamento regalato dai suoi genitori.

L’incontro (e la vita) con Carlo

La sua vita è destinata a cambiare quando conosce Carlo, figlio della Regina Elisabetta II, in quel periodo fidanzato con la sorella maggiore di Diana, Lady Sarah. Ma i due poco dopo si lasciano e Carlo e Diana iniziano a vedersi e frequentarsi di più. Gli incontri si fanno sempre più intensi e frequenti fino a quando Carlo chiede a Diana di sposarlo nel febbraio del 1981.

Dal suo appartamento, Diana si trasferisce in una suite a Buckingham Palace e inizia anche a studiare il protocollo reale. Ma già lì, tra le righe, si può scorgere il suo anticonformismo nei confronti di certi diktat e protocolli imposti dalla Corona.

Carlo e Diana si sposano il 29 luglio 1981 nella Cattedrale di San Paolo a Londra e sempre in quell’anno, il 5 novembre annunciano di aspettare un figlio. Il 21 giugno 1982 nasce William Arthur Philip Louis, l’erede al trono e solo dopo due anni, nasce Harry Charles Albert David.

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Anche nei confronti dei suoi due figli, Diana si dimostra come lei è realmente: una donna e una mamma “normale”, che fa di testa sua, estranea a certe procedure reali. Ad esempio, sceglie lei la governante per i suoi figli e licenzia quella del palazzo, quando può li accompagna a scuola, sceglie lei tutte le scuole, come si devono vestire e a quali eventi ufficiali partecipare.

L’impegno sociale

Oltre a tutti i doveri reali, alle manifestazioni e rappresentazioni ufficiali, Diana si distingue per l’umanità e l’impegno sociale che assume, nel corso della sua vita, nei confronti del suo popolo e delle persone più bisognose. Affrontando soprattutto tematiche ignorate dal resto della Famiglia Reale come l’AIDS e la lebbra. Inoltre, sostiene campagne per la tutela degli animali e contro le armi. Gira anche il mondo per visitare i malati ricoverati negli ospedali, arrivando addirittura in India dove conosce Maria Teresa di Calcutta con cui instaura un bellissimo legame.

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La separazione da Carlo

Nel corso degli anni ’90 il matrimonio tra Carlo e Diana inizia a vacillare anche se, come rivelano i diretti interessati, i problemi hanno origine dal 1985. Sono tanti i motivi che portano i due coniugi a separarsi e poi nel 1996 a divorziare, ma il punto più chiacchierato sono i rispettivi tradimenti. Primo fra tutti quello di Carlo con l’amata storica Camilla Parker-Bowles. Diana dichiara in diverse interviste di aver trascorso anni infelici a causa dell’indifferenza del marito che la portano anche a tentativi di suicidio.

Dopo il divorzio

Ma se il matrimonio, per certi versi, non è stato felice, la vita dopo il divorzio sembra migliorare. La storia di Lady D prosegue tra alti e bassi, continua ad esempio a vivere nel suo appartamento a Kensington Palace e mantiene il titolo di Principessa del Galles, senza però i privilegi legati allo status. Per parlare di amori, frequenta prima il cardiochirurgo Hasnat Khan con cui ha una relazione per circa due anni e subito dopo, ne inizia una con Dodi Al-Fayed.

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La morte

Il 31 agosto 1997 Diana muore durante un’incidente in auto sotto il tunnel del Pont de l’Alma a Parigi. Con lei c’è il suo compagno Dodi Al-Fayed. Purtroppo, ancora oggi, si hanno dubbi riguardo alla sua morte accidentale: ci sono infatti voci che affermano il coinvolgimento della Famiglia Reale.

Questa è Lady D e la sua vera storia, una delle donne più amate e ricordate al mondo. Le va riconosciuto a pieno diritto un ruolo di icona in diversi campi, tra cui moda, sociale e politica. Ha saputo parlare al popolo e alla gente in modo naturale e diretto, influenzando anche decisioni e scelte politiche e dirigendo l’attenzione su tematiche poco affrontate.

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Scritto da Marta Vitulano

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