La strana vicenda dell’attentato fallito a Maurizio Belpietro

I media stanno dando grande risalto alla vicenda che ha visto coinvolto Maurizio Belpietro. In quanto cittadino italiano responsabile, Š mio dovere cercare di pormi domande, senza fidarmi ciecamente di quel che mi viene raccontato. E’ un mio dovere, ed un mio diritto.
Nel caso in cui l’attentato a Belpietro fosse reale, si tratterebbe indiscutibilmente d’un fatto molto grave. Ognuno deve poter esercitare la libert… di esprimere le proprie opinioni, se non ledono i diritti degli altri: se si inizia a sparare contro chi la pensa diversamente, qualcosa non va. Il discorso, per•, Š: la versione fornitaci sul tentativo d’aggressione Š attendibile? Io ho qualche domanda. Senza intento polemico, n‚ sarcastico. Vorrei davvero che qualcuno mi rispondesse, cos da sciogliere ogni dubbio.

La scelta degli abiti e l’orario
I media escludono si tratti d’un pazzo isolato. Okay. Il presunto killer, quindi, non Š uno sprovveduto, ed Š stato forse assoldato da qualcuno. Significa che Š capace d’intendere e di volere, o almeno si suppone. Orbene, la scelta degli abiti, in questo caso, Š quantomeno singolare: si veste da finanziere, ma solo per met…. Solo la camicia. PerchŠ? Aveva intenzione di suonare al campanello, e quindi di trarre in inganno Belpietro (che, guardando dallo spioncino, avrebbe visto solo la parte superiore del corpo)?
I pantaloni, invece, sono bianchi con una striscia nera. L’attentatore non indossa n‚ occhiali, n‚ copricapi, n‚ altro. Se ne va in giro per la citt… a volto scoperto in un orario (le undici di sera) in cui molta gente potrebbe ancora notarlo. Non fa nulla per nascondersi, anzi: indossa dei pantaloni bianchi, ben visibili di notte. PerchŠ? Un tizio che sta per compiere un atto del genere non vorr… attirar l’attenzione, presumo. Che lo abbia fatto per confondere le idee (ovvero, si Š vestito cos per far appunto dire alla gente “impossibile che si sia vestito cos“)? Sarebbe un gesto molto scaltro, nella sua balordaggine.

Le modalit… dell’attentato
Belpietro rincasa verso le undici di sera. E’ sempre accompagnato dalla scorta fin sull’uscio dell’appartamento. Una volta in casa, come avrebbe fatto l’attentatore a snidarlo? Suonando il campanello e fingendosi un agente? E’ possibile. Tuttavia, domanda: un uomo che vive sotto scorta da otto anni pu• davvero aprire la porta di casa, dove abita con la famiglia, a chicchessia senza controllare?
Altra cosa. L’aggressore non viene dipinto dai media come un matto, abbiam detto. Io non sono un killer professionista, e non conosco la planimetria del palazzo in cui vive Belpietro, ma mi domando: un eventuale aggressore, avendo – come pare – studiato le abitudini di Belpietro e della scorta, non avrebbe pi— semplicemente potuto attendere al piano di sopra (se esiste), senza cos correre il rischio d’incappare inavvertitamente in qualche agente? Per ridurre al minimo i rischi, diciamo. Invece no. PerchŠ? Semplice imperizia?

Gli spari e la fuga
L’uomo della scorta accompagna Belpietro fino alla porta di casa, poi decide di non usare l’ascensore (come invece fa di solito) per fumarsi una sigaretta. Scende dunque le scale a piedi, e l incrocia l’uomo misterioso, che non ha voluto o potuto nascondersi al piano di sopra. Qui il racconto Š confuso: l’aggressore tira fuori l’arma, la punta alla testa dell’agente, ma fa cilecca. L’agente, allora, estrae la pistola e spara dei colpi in aria, per intimorire l’altro, che fugge. Punto numero uno: perchŠ l’attentatore estrae l’arma? L’agente della scorta mica gli ha intimato l’alt, quindi che motivo aveva? Pensava d’esser stato scoperto? Se s, si tratta d’un aggressore molto nervoso. Inoltre l’attentatore, che si Š preparato per tempo, Š particolarmente sfortunato, in quanto la sua arma non spara. Mmmh. Sai di dover far fuori un uomo, ti predisponi, organizzi tutto, e poi… la pistola fa “click“? Le probabilit… sono poche, ma diciamo che Š ancora nel campo del possibile: in fondo le armi da fuoco non sono esenti da difetti.
L’altro ha la freddezza di estrarre l’arma e di non sparare all’uomo che un secondo prima gli ha spianato la rivoltella in faccia, ma di sparare al soffitto. Glielo avr… consentito l’addestramento, suppongo, perchŠ molti, sorpresi e furiosi per il rischio corso, avrebbero probabilmente tentato di riempirlo di buchi, il killer. Killer che, spaventato dai colpi di pistola, sia d… alla fuga. Domanda: dove se ne va? E’ sulle scale, praticamente in trappola. In alto, infatti, c’Š l’agente della scorta che ha appena sparato; in basso, invece, c’Š il resto della scorta, forse allarmato dagli spari. Eppure il tizio riesce a dileguarsi senza lasciar traccia. L’unica soluzione che mi viene in mente Š che ogni piano del palazzo sia fornito di uscite di sicurezza, o uscite d’altro genere (parlano di cortili comunicanti). Cosa che, per•, porta ad un’altra domanda: c’Š un palazzo con centomila vie di fuga, in cui vive un giornalista sotto scorta da otto anni, e nessuno controlla le altre entrate?

L’identikit e le testimonianze
L’agente della scorta per quanto tempo avr… potuto osservare l’aggressore? Qualche secondo? Ricordiamoci che il tutto Š avvenuto con estrema rapidit…, sparatoria compresa. Eppure l’identikit dell’attentatore, fornito poche ore dopo, Š accurato. Qui mi sento solo di fare i complimenti all’agente per il grande spirito d’osservazione. Il fatto Š che l’unico testimone Š proprio l’agente. Belpietro, infatti, afferma d’aver solo sentito i colpi d’arma da fuoco sul pianerottolo. Nessun altro ha visto l’aggressore. Nessuna telecamera ha registrato qualcosa (in pieno centro a Milano, in una zona con uffici e banche). Nessuno pu• confermare la versione fornita dall’agente. Ci fidiamo? Tendenzialmente s, ma…

…ma c’Š da dire che a questo presunto killer non gliene Š andata bene una: si veste in modo improbabile, sceglie modalit… d’azione rischiose, la pistola non gli funziona e riescono subito a tracciare di lui un identikit estremamente particolareggiato.

Scritto da Style24.it Unit

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