La Rai ferma Roberto Saviano: la libertà si paga

Ha voglia Mauro Masi, nel solito triste tentativo di lanciare il sasso nascondendo la mano, a dire che non c’è nessuna censura preventiva sui contenuti dello show di Roberto Saviano e Fabio Fazio, che dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – andare in onda a novembre. Lo scrittore campano, ieri da Mentana e oggi su Repubblica, l’ha prontamente smentito: “Non ci sono le condizioni per andare in onda”.

Ma cosa è successo? Diciamo che a Saviano e Fazio è stato riservato il solito trattamento che i vertici di Viale Mazzini adottano nei confronti dell trasmissioni che minacciano di essere libere, autorevoli e indipendenti dal potere (pecca gravissima nella Rai di oggi): boicottaggio e logoramento sistematico, lavoro ai fianchi nella speranza di fiaccare le resistenze e i propositi di libertà e autonomia. Del resto una censura sarebbe troppo brutale e difficilmente difendibile di fronte all’opinione pubblica, meglio agire coperti e cercando di non far troppo rumore.

Ma Saviano e Fazio hanno resistito, nonostante gli volessero mettere il programma un mercoledì sì e uno no in modo che ogni volta andasse in onda contro la partita di Champions League, nonostante gli abbiano ridimensionato lo studio, nonostante il via libera sia apparso più volte in bilico. E allora la Rai sembrava rassegnata alla messa in onda, poi il  nuovo stop sui contratti agli ospiti: troppo onerosi, secondo Masi. In realtà era semplicemente arrivata ai vertici la scaletta degli interventi di Saviano: i rifiuti a Napoli, la ricostruzione in Abruzzo, la fabbrica del fango, i rapporti tra mafia e politica. Qualcuno ai piani alti deve essere letteralmente saltato sulla sedia.

Ma il giochino anche stavolta non è riuscito: gli ospiti, come Roberto Benigni che tutte le tv del mondo si contendono tranne la Rai, hanno già dichiarato che da Saviano e Fazio vanno anche gratis. Del resto ormai sembra questo l’unico modo per ritagliarsi un minimo di libertà nella Rai bunker del berlusconismo: lavorare gratis e senza contratto, come già da settimane stanno facendoMarco Travaglio e Vauro ad Annozero.

Scritto da Style24.it Unit

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