La Rai abolisce la moviola e i nipotini di Biscardi: non li rimpiangeremo

L'unica novità degna di nota della prossima stagione televisiva, che si annuncia al solito uguale a tutte le precedenti, rischia di essere la scelta di abolire la moviola dalle rubriche sportive della tv di stato. Come tutte le novità e le scelte controcorrente va accolta con simpatia, anzi nello specifico io parlerei di vera e propria liberazione: i salotti tv adibiti alla visione dei rallenty calcistici, dove commentatori ed ex calciatori dall'italiano incerto stanno a discutere mezz'ora su un fuorigioco o un rigore, sono quanto di più demenziale possa capitare di beccare sul piccolo schermo (e sì che il campionario è bello ampio).

A manifestare contrarietà e scetticismo alla fine sono rimasti solo i moviolisti, quelli della Rai come Daniele Tombolini che temono per il proprio posto e quelli della concorrenza, che hanno invece paura che la decisione possa fare scuola. Del resto i noiosissimi siparietti su punizioni e fuorigioco hanno stancato da tempo spettatori e appassionati, che disertano sempre di più questo genere di trasmissioni (basta pensare allo storico Novantesimo minuto retrocesso su Rai due e a Controcampo relegato nella rete cenerentola di Mediaset).

Intanto quelli di Sky, sicuramente i più apprezzati nel raccontare e commentare lo sport, ricordano a tutti di avere abolito la moviola da ben sei anni; e allora di cosa stiamo parlando? Qualcuno controreplica: senza la moviola in tv non sarebbe esistito Biscardi! Cavoli, non ci avevo pensato. A questo punto non ci sono più dubbi: mai decisione fu più saggia, avveduta e corretta. Per una volta: viva la Rai!

(Nella foto: Aldo Biscardi).

Scritto da Style24.it Unit

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