Sull’onda dell’entusiasmo derivante da questo post del Daveblog, mi permetto di rilevare il picco di trash assoluto rappresentato dagli altri spot di quest’eroe dei nostri tempi, che non sfigurerebbero affatto in una puntata di Mai Dire Tv. La “pissicosi” di lui fa il paio con la “opera strugghiente” di lei, senza contare il “libro tab— d’un uomo tab—” e la chiosa finale, “mio padre” (che dirada repentinamente la nebbia attorno alla partecipazione dell’ignota giovinetta). Il fatto che passino con disinvoltura sui canali Rai, non c’Š bisogno di dirlo, accresce a dismisura il loro trash-valore.
EDIT: Riuppo questo post per mostrarvi nuove vette di delirio. Ecco a voi l’ormai celebre Alfonso a colloquio con Sara Tommasi ed Aida Yespica. Argomento: il signoraggio bancario. Che Š un po’ come invitare l’Orso Baloo per parlare di arte bizantina. Vorrei sottolineare tre cose: 1) le indispensabili autoreggenti dell’imbarazzatissima Tommasi, che ribadisce d’esser laureata giusto quelle due-trecento volte per non sentirsi inferiore, 2) la visibile noia e costernazione della Yespica, che non spiccica verbo per 7 minuti e che si guarda attorno come a dire “speriamo che almeno alla fine mi paghino“, e 3) l’ampollosit… del nostro eroe, che si bea d’avere due gnocche affianco ed imbastisce un comizio in cui l’unico protagonista Š lui stesso.
