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Un inizio ricco di novità
Oggi si apre ufficialmente la New York Fashion Week, un evento attesissimo che segna l’inizio della lunga kermesse dedicata alle collezioni Donna per l’Autunno/Inverno 2025-26. Quest’anno, la Settimana della moda newyorkese si presenta particolarmente interessante, non solo per le nuove collezioni, ma anche per i messaggi che gli stilisti intendono comunicare. Il ritorno di Calvin Klein, sotto la direzione della stilista italiana Veronica Leoni, è uno dei momenti clou di questa edizione, insieme a tanti altri debutti che promettono di stupire.
Moda e politica: un connubio attuale
La New York Fashion Week di quest’anno è la prima dell’era Trump, e gli occhi sono puntati su come i designer reagiranno a questa nuova realtà politica. Marc Jacobs ha già dato un assaggio di ciò che ci aspetta, presentando una sfilata fuori calendario alla New York Public Library, intitolata “Courage”. La collezione si distingue per l’uso audace di forme e volumi, con scarpe acuminate e cappotti baloon che sfidano le convenzioni. La chiusura della sfilata, affidata ad Alex Consani, prima modella transgender a ricevere il titolo di Model of the Year, ha suscitato un forte impatto, richiamando l’attenzione sulle questioni di genere e diritti civili, in un momento in cui tali tematiche sono più rilevanti che mai.
Il calendario degli eventi imperdibili
Il calendario della New York Fashion Week è ricco di eventi da non perdere. Si inizia giovedì 6 febbraio con Brandon Maxwell, seguito da nomi noti come Christian Siriano e Collina Strada. Venerdì segna il grande ritorno di Calvin Klein Collection, mentre sabato vedrà sfilare designer affermati come Altuzarra e Anna Sui. Domenica, i riflettori saranno puntati su Ulla Johnson e Sandy Liang, rappresentanti di una nuova generazione di stilisti cinesi. Lunedì sarà il turno di Carolina Herrera e Tory Burch, mentre martedì si chiude in bellezza con Norma Kamali e Michael Kors Collection. Tuttavia, non mancano assenze illustri, come Ralph Lauren e Proenza Schouler, che hanno lasciato un vuoto significativo nel panorama della moda newyorkese.