La formula dell’imbroglio di Sanremo: ecco come si è privilegiato il televoto taroccato sul giudizio dell’orchestra

Sul blog Festival, che la scorsa settimana con le bravissime Caterina Di Iorgi e Alessandra Carnevali vi ha fornito qualsiasi notizia e curiosità su Sanremo, è stato spiegato il meccanismo utilizzato per stilare la classifica finale, tra televoti e giudizi degli orchestrali (che esprimevano dei pareri da 1 a 10 e non delle preferenze secche come il pubblico). Si tratta di una semplice formuletta statistica, che vi riporto: [(somma voto orchestra su singolo artista * 100) / (somma voti orchestra su tutti gli artisti /2)] + [(somma televoti su singolo artista * 100) / ( totale televoti pervenuti /2)]

Non ci avete capito niente? Non importa, però fidatevi: la formula è corretta e funziona, cioè serve realmente – come dichiarato da regolamento – a far pesare allo stesso modo, 50 e 50, il parere dell'orchestra e i voti dei telespettatori da casa. Ci sono solo due "ma", da specificare, che rendono il sistema molto meno corretto e trasparente di quello che parrebbe a prima vista.

Primo ma: agli orchestrali sono stati posti dei limiti precisi. Intanto la scala di valutazione che potevano usare andava da 1 a 10, dunque era impossibile dare uno zero. Non solo: era fatto divieto di assegnare10 a una sola canzona e 1 a tutte le restanti. Perché? Perché si è voluto evitare che gli orchestrali potessero comportarsi come il telespettatore medio, che di solito esprime uno o più voti per un solo cantante e nessuno per il resto dei concorrenti (che è come assegnare un 10 all'artista preferito e uno zero a tutti gli altri con il sistema della pagella).

Secondo ma: il sistema sembra studiato apposta per trarre in inganno l'orchestra, in cui è facile supporre che non vi siano degli statistici. Proponendo una scala di valutazione da 1 a 10 si ricordano i voti della scuola e chi assegnava un 4 o un 5 aveva probabilmente la sensazione di bocciare una canzone, in realtà le assicurava preziosi punti che equivalevano a migliaia di televoti.

Insomma, con questo sistema la funzione assegnata all'orchestra era già in partenza quella di ratificare il televoto che arrivava dal pubblico, con poche reali possibilità di ribaltarne le decisioni. Tanto che in definitiva risulta disatteso il proposito di far pesare il giudizio dell'orchestra quanto quello dei telespettatori, che alla fine hanno contato di più, soprattutto per l'impossibilità degli orchestrali di assegnare uno zero e per dovere, da regolamento, conferire punti a tutti.

La soluzione più semplice e onesta sarebbe stata quella di far votare gli strumentisti allo stesso modo del pubblico da casa, invitandoli cioè a esprimere una sola preferenza per individuare l'artista migliore. Ma in questo modo si presentava il rischio reale di sovvertire le indicazioni provenienti dal pubblico (e dai pacchetti di voto commissionati ai call center da qualche cantante più furbo di altri). E a quel punto chi le sentiva le casalinghe innamorate del principe se il Savoia non finiva sul podio?

Scritto da Style24.it Unit

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