La nuova moda del ‘Kiki Challenge’, fenomeno preoccupante

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Non si può mai stare tranquilli che è già tempo di una nuova moda.

Ora è la volta del ‘Kiki Challenge’, un balletto da fare in strada, vicino ad una macchina e con una canzone di Drake in sottofondo. Quello che poteva sembrare uno sketch comico è diventato un fenomeno che sta preoccupando la polizia internazionale.

Il ‘Kiki Challenge’

Il ‘Kiki Challenge‘ non può che provenire dagli StatiUniti, dove sta spopolando come un fenomeno che, dapprima divertente, si sta facendo preoccupante. In cosa consisterà mai? In un balletto da fare vicino ad una macchina, sulle note della canzone “In My Feelings” del rapper canadese Drake.

Il tutto, ovviamente, deve essere ripreso da uno smartphone e condiviso sui social. Un fenomeno che è a metà tra la dab dance, ovvero un particolare movimento delle braccia nato nella cultura hip hop, e la mannequin challenge, quella moda di qualche anno fa che consisteva nel rimanere immobili in una posizione strana. Rispetto a quest’ultimo, il ‘Kiki Challenge‘ è un fenomeno di dimensioni molto più ridotte, ma il fatto che si svolge in strada sta destando delle preoccupazioni.

Queste sono legate anche alla diffusione di video falsi, in cui, chi si presta al balletto rischia la vita. Ma come è iniziata questa nuova droga social? Circa un mese fa, il comico americano Shiggy si è fatto riprendere mentre ballava la canzone “In My Feelings”, facente parte dell’ultimo album del rapper canadese Drake. Il video dell’uomo ha ottenuto tantissime visualizzazioni, d’altronde il comico ha 1,8 milioni di follower, e, inaspettatamente, è diventato virale.

Come se il comico avesse chiesto di imitarlo, si sono diffusi nel mondo del web un’infinità di video che riproducevano la sua stessa impresa. Ovviamente, il ‘Kiki Challenge‘, oltre ad aver portato ulteriore popolarità a Shiggy, ha fatto impennare le vendite del disco di Drake. Ora però, le autorità sono preoccupate dalla portata che il fenomeno potrebbe avere.

Le paure delle autorità

Come ogni fenomeno virale che si rispetti, anche il ‘Kiki Challenge‘ sta generando qualche preoccupazione.

Nel giro di pochissimi giorni, non solo le persone comuni hanno imitato le gesta del comico americano, ma anche personaggi famosi. Il ‘Kiki Challenge’ ha preso anche il nome di ‘InMyFeelings challenge‘ e ha coinvolto anche il giocatore di football Odell Beckham Jr e soprattutto l’attore Will Smith, che ha dato vita al suo balletto personale sopra il Ponte delle Catene di Budapest, ripreso da un drone. Con l’ingigantirsi del fenomeno, il genio di turno ha cercato di aggiungere un po’ di pepe alla ‘Kiki’.

Come? Semplice, basta ballare, sempre sulla stessa canzone, ma il tutto deve essere svolto a fianco ad una vettura in movimento, con la portiera aperta. Questo è il dato che sta preoccupando le autorità. Giustamente, aggiungerei, visto che tutto ciò che finisce in rete diventa immediatamente virale. Infatti, alcuni video finiti nel web mostrano anche gravi incidenti: da persone che cadono ad altre che vengono scippate, fino ad altre che vengono investite durante il balletto.

Alcuni sono video falsi, come hanno ammesso i protagonisti, mentre altri sono purtroppo veri. Per questi motivi, la polizia di diversi paesi del mondo, ha avvertito i cittadini di fare attenzione alla ‘Kiki Challenge‘ e di non ballare per strada. Sia la polizia spagnola che quella della Florida, ma anche le autorità della Malesia e dell’India, hanno adottato un atteggiamento più severo, minacciando quanti si apprestano a seguire i passi di ballo sulla musica di Drake, con una severa multa.

Nel frattempo, in Egitto, c’è già stato il primo arrestato. Mi viene da utilizzare la classica frase dello spot del Monopolio di Stato: “Giocate, ma fatelo responsabilmente”.