Avete notato che basta iniziare la frase con “secondo una ricerca…” o “un team di esperti dice che…” e si possono sparare tutte le panzane del mondo?
In tv e sui giornali fanno largo uso di questo stratagemma: piazzano come incipit “una equipe di scienziati ha scoperto…” e partono con le notizie pi— banali dell’universo conosciuto: il team di ricercatori rivela… che se mangi troppo, ingrassi. Che fumare fa male alla salute. Che Š meglio essere attraenti che somigliare a Quasimodo. Che quando dormi chiudi gli occhi. Che Mozart non ha origini cambogiane.
Oppure, ancora meglio, ingranano la marcia e presentano le teorie pi— strampalate, in netto contrasto con la logica e l’evidenza: il team di scienziati, dopo anni di studi, rovescia le basi stesse dello scibile umano e rivela… che se mangi non ingrassi. Che fumare fa bene ai polmoni. Che le persone attraenti hanno pi— problemi di Quasimodo. Che quando dormi, gli occhi in realt… non li chiudi. Che Mozart Š nato a Phnom Penh.
Prendete la ricerca (nella foto) condotta dall’Istituto Weizmann (Israele) e riportata venerd sulla homepage del sempre prezioso Yahoo: le lacrime spengono la libido.
Ooooh. Stupore.
CioŠ, in pratica quando sei triste nun c’hai voja de scop….
AmbŠ, alla faccia. Ma che, davero-davero? Volete dirmi che c’Š un motivo per cui la gente non Š solita provarci ai funerali o nei reparti di terapia intensiva?
Tra l’altro Š interessante, credo, domandarsi PERCHE’ vengano commissionate certe ricerche: per quale oscuro motivo non uno, ma addirittura un gruppo di persone, laureate e specializzate, dovrebbe studiare l’incidenza che i rapporti sessuali orali hanno sulla durata della copulazione nei pipistrelli della frutta?
E’ il fascino dell’esperto, mi dico. A noi beoni piacciono ‘ste cose, inutile negarlo. Ci beviamo ogni scempiaggine, se a dirlo Š l’esperto. Fa parte della nostra innata predisposizione ad affidarci ai peggio cazzari, se chi ci sta davanti si mostra pi— sicuro (o pi— provvisto di diplomi) di noi. I politici lo sanno, ed anche i pubblicitari. D’altronde si sa, nella vita l’importante Š far credere.
