La finale della quarta edizione di X Factor è stata vista da poco più di due milioni e mezzo di spettatori, con un modesto share del 12 per cento, surclassata negli ascolti da una modestissima fiction con il solito Lino Banfi, dall’ennesima e stanca stagione dei Cesaroni e da Ballarò, ravvivato da una nuova sfuriata in diretta telefonica del presidente del Consiglio, forse annoiato dalla contemporanea partita del Milan.
Se si guarda l’andamento degli indici d’ascolto della stagione in realtà la magre cifre della finale non destano nessuna sorpresa, X Factor 4 ha perennemente vivacchiato sui dieci punti di share, nel disinteresse del grande pubblico, nonostante gli ingressi furbetti di Elio e della moglie di Gigi D’Alessio nella giuria.
Insomma, un mezzo flop, tanto che la riconferma per l’anno prossimo appare poco probabile. Eppure, questo è il mistero, se ne parla come se fosse un campionato del mondo di calcio: basta farsi una veloce rassegna stampa, o un giro sul web, per accorgersi dell’attenzione spropositata di cui gode il programma sui media.
È vero che X Factor, un po’ come tutti i talent, ha un pubblico molto fidelizzato: pochi o molti che siano, quelli che stanno di fronte alla tv sono partecipi, attenti e avidi di notizie sui loro idoli, che cercano sui giornali e soprattutto sul web, dove possono partecipare attivamente a forum di discussione e confrontarsi e incontrarsi con gli altri fan.
Ma forse c’è anche un’altra ragione, più sconsolante, e cioè che la tv di questa stagione – ma ormai è una costante che dura da almeno un decennio – è così povera di novità (in palinsesto ci sono solo programmi con il numero a fianco: Grande fratello 11, I Cesaroni 4, Don Matteo 7, X Factor 4 ecc.) che la critica televisiva non sa più a che santo votarsi per trovare argomenti con cui riempire le pagine dei giornali e dei siti dedicati alla televisione.
(Nella foto: la giuria di X Factor 4).
