Il ministro Brambilla ed il Palio di Siena: che l’Italia sia pi— animal friendly!

Lei probabilmente cercava il plauso degli animalisti e dei puri di cuore. Oooh, la sofferenza dell'asinello, aboliamo tutto.

Okay, è possibile che ci tenga davvero, all'asinello, e che l'abbia detto con le migliori intenzioni.

Però.

Anche a me gli animali piacciono, e m'intristisce vederli in difficoltà. Tuttavia, non esagererei. Non è che si può impedire OGNI COSA perchè c'è il rischio di farsi male, altrimenti non facciamo più niente, e amen. Non organizziamo più alcun palio, perchè un cavallo potrebbe azzopparsi o uno spettatore potrebbe sentirsi male. Non usciamo più di casa, potremmo venir messi sotto da un'auto. Non alziamoci neanche dalla sedia, potremmo inciampare e battere il crapino. And so on.

Non è proibendo tutto che si evitano le disgrazie. 'Shit happens', dicono gli inglesi.

Eppoi su, provate a levare ai senesi il Palio e tutto il giro d'affari che l'evento comporta. No, dico, provateci.

La Brambilla parla di paese più animal friendly. Sembra una battuta. Animal friendly. Come se non fossimo già abbastanza 'friendly' (per non dire sudditi) con i vari quadrupedi che cianciano in Parlamento. Lo rendessero più human friendly, 'sto paese, altro che Palio.

Scritto da Style24.it Unit

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