Il Kurta: cos’è, come si indossa e significato dell’abito

Il Kurta è entrato a far parte anche dei guardaroba occidentali, per un look sia casual che elegante.

Il Kurta indiano è entrato a far parte anche dei guardaroba occidentali. Il kurta indiano può rendere il look molto più cool di quanto si possa immaginare e addirittura più elegante.

Il Kurta: cos’è e come indossarlo?

Includere il kurta indiano nel proprio guardaroba può rendere il look più cool e più elegante. Non stiamo parlando di un look stile guru anni ’70 con collana colorata e capelli lunghi, perché il nuovo kurta ha uno stile estivo e si può indossare anche con i jeans. Elegante, casual e sportivo, è diventato un capo molto versatile, adattabile a qualsiasi situazione. Le origini del kurta sono orientali. È un capo indossato in Afghanistan, Bangladesh, India, Pakistan e Sri Langa, una camicia ampia e lunga fino alle ginocchia, unisex. Viene chiamato anche panjabi nel Bengala, in Canada e nel Regno Unito e indica un abbigliamento versatile, casual o elegante in base alle occasioni e agli abbinamenti. Le donne per renderlo più sofisticato lo indossano con gioielli e foulard, accessorio che a volte viene scelto anche dagli uomini. Bollywood ha contribuito a diffondere l’uso di questo capo con una chiave più glamour.

Nella versione casual, le donne lo indossano come una lunga blusa da abbinare ai jeans, proprio come se fosse una tipica camicia estiva. In occidente il modello è diventato di tendenza negli anni ’60 e ’70 con la moda hippy. Recentemente, con l’esplosione della moda boho, è tornato di tendenza, ottenendo un grande successo. È molto adatto anche nella sua versione elegante. Il kurta pajama elegante è realizzato su misura da sarti che lavorano su tessuti scelti esclusivamente dai clienti.

Kurta: i pantaloni da abbinare e la versione occidentale

Il kurta pajama si abbina solitamente a pantaloni molto aderenti e dritti, i churidar pyjamas. Sono realizzati in tessuto elastico e sono una variante dei salwar, comuni pantaloni tradizionali più larghi, molto comodi. Spesso questo modello è lungo e per renderli più pratici terminano con un polsino da abbottonare alla caviglia, creando un effetto più morbido e donando comodità. All’origine della camicia alla coreana maschile c’è proprio il kurta, rivisitato in una versione più corta e con i bottoni, esattamente come per la blusa alla coreana femminile. Questo capo in Occidente lo si indossa soprattutto nella versione più corta, che viene abbinata con maggiore facilità su un abbigliamento casual. Anche l’Occidente ha iniziato a rendere più personale questo capo, prediligendo una palette di colori più soft che va dal celeste al grigio, passando per i colori basic, per renderla più formale e ideale per l’office look. Giorgio Armani ne ha fatto un capo cult della sua collezione Emporio Armani, dando al kurta in versione camicia un appeal più fresco e giovanile. Vengono utilizzati tessuti di lino, più leggeri, con tinte unite e fantasie rigorose, come le righe, magari da abbinare anche allo smoking. Un look sicuramente originale ma anche classico. E il kurta è diventato di nuovo una tendenza, un vero e proprio must have a cui uomini e donne non possono rinunciare.

Scritto da Chiara Nava

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