di Ferruccio Gattuso
Come al solito, se la prendono con la religione meno vendicativa a disposizione. Sì, ci sarebbe anche il buddismo, ma dopotutto non è “trendy” giochicchiare a colpi di trash con il credo del Dalai Lama e di tanti vip di Hollywood. Meglio, molto meglio buttarla sul cristianesimo, che c’è quel Papa che parla come le Sturmtruppen e, nonostante le scarpe rosso cardinale disegnate da Prada, proprio non riesce ad essere alla moda. Nessuna fatwa, nessun rischio di finire nelle mani di qualche fondamentalista a suo agio coi coltellaci.
E dunque, eccolo qui: si intitola Il 13° Discepolo, è un film tedesco a mini budget (7 milioni di euro e poco più) fornito da capitali indiani (!) e ha una trama che è tutto un programma: due archeologi tedeschi, fratelli gemelli, durante un viaggio in India scoprono che Gesù aveva un gemello malvagio. Non chiedeteci come, questo fratello è ancora vivo e guida un chiesa tutta sua, per fini ovviamente fetentissimi.
Insomma, un progetto cinematografico che ha dell’imbarazzante e che, molto probabilmente, passerà direttamente all’home video. Il produttore Mario Stefan mette le mani avanti e dice che “sarà chiaro fin da subito che la storia è di pura finzione, non vogliamo urtare la sensibilità dei credenti. Non c’è nessun messaggio religioso nel film”. Come no, difatti questo strabiliante progetto di film sceglie un personaggio storico a caso e parla di cacciaviti e melanzane…
Che i “prodi” realizzatori de Il 13° Discepolo ci risparmino almeno le ipocrite genuflessioni da educande rispettose: dicano chiaramente che il trash pseudo-religioso “tira” e che il gioco (del cattivo gusto) vale la candela (del portafoglio).
Chissà, magari insieme ai tour “letterari” al Louvre dei fan del “Codice Da Vinci” si aggiungerà quello in India, sulle tracce del “fratello malvagio di Gesù”.
