I cattolici protestano contro l’oroscopo della Rai: è superstizione! E le trasmissioni sulle Madonne piangenti e i miracoli di Padre Pio?

Leggo che in molti hanno polemizzato contro la messa in onda dello speciale dei Fatti vostri dedicato all'oroscopo del 2010 (ieri in prima serata sul secondo canale) e mi dico: finalmente! Finalmente qualcuno che si indigna che la tv di stato faccia lievitare l'ignoranza e la credulità popolare divulgando le baggianate degli astrologi.

«Nonostante il clamore sollevato lo scorso anno dopo le nostre proteste, anche quest'anno Raidue ripropone un'intera trasmissione sugli oroscopi. È incredibile come il servizio pubblico dia credito alla superstizione. Quale altro servizio pubblico degno di questo nome, vedi Bbc o Zdf, fa trasmissioni del genere?».

Parole sante, penso. Poi però mi accorgo che a pronunciarle è il presidente dell'Aiart, associazione di telespettatori cattolici. E allora qualcosa non mi torna. Nel senso: come fa uno che per definizione rifiuta un'idea del mondo completamente scevro da elementi soprannaturali, in tutto e per tutto spiegabile secondo le leggi della scienza, a polemizzare proprio con chi condivide lo stesso genere di rifiuto?

Mi spiego meglio. Perché l'oroscopo no e invece le trasmissioni sulle statue della Madonna che piangono, sulle apparizioni di Fatima, sulle guarigioni di Lourdes e i miracoli di Padre Pio sì? Decidiamoci, cari amici cattolici: o si accetta che il soprannaturale possa esistere, e allora però non vale che solo le proprie credenze possano salvarsi dall'accusa di superstizione, o si ripulisce la tv da tutto ciò che è palesemente antiscientifico, dalle apparizioni della Madonna alle stigmate di Padre Pio.

Insomma giù le mani dall'oroscopo (non avrei mai creduto di arrivare a scrivere una cosa del genere): solo un razionalista convinto o un calvinista (per sapere perché leggetevi Max Weber) può permettersi di polemizzare contro Paolo Fox e soci, di certo non un cattolico, che vede miracoli e interventi soprannaturali a ogni piè sospinto.

Scritto da Style24.it Unit

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