Grande Fratello, ormai ci siamo. La decima edizione durerà 7 anni, come faremo a seguire le eroiche gesta dei nostri gieffini senza addormentarci alla 96esima puntata? E come faremo a ricordarci volti e nomi dei ragazzi? Facevamo già fatica gli scorsi anni, stavolta ne avremo addirittura quaranta. Tranquilli, qui c'è puzza di inviato. Ehm, c'è l'inviato, vero? Paul, faccio una pubblica chiamata, giusto per non metterti in imbarazzo.
Il Grande Fratello numero 9 ci era stato presentato come quello dall'alto valore sociale. Abbiamo visto com'è finita: un vincitore politically correct e una sequela di follie che di sociale non avevano nulla. L'edizione di quest'anno, invece, sarà quello della normalità. Niente di più pericoloso. La normalità ha ormai nel dna l'anormalità.
"Vorrei avere persone molto pulite d'animo, nella speranza che pure il pubblico si soffermi su di loro e non solo sui personaggi più appariscenti. Difficile, invece, scovare persone coinvolte politicamente. I giovani hanno pochi punti di riferimento. Oltre che paura di esporsi. Spero che si parlerà di integrazione, dell'Italia spaccata tra Nord e Sud. Ora si discute di dialetti a scuola. E a me viene da dire: ma perché il nostro Paese è così vecchio?".
No, niente da fare. Accantoniamo la normalità e ributtiamoci nel sociale. Con i risultati che ormai conosciamo.
Insomma, il 26 ottobre si parte; e una domanda sorge spontanea: vi siete rotti gli zebedei che Gf o lo guarderete anche quest'anno? Tanto per sapere se gettarci nell'avventura delle cronache oppure no. Anzi, se avete già voglia di gettarvi nel Grande Fratello in base alle notizie che abbiamo fino ad ora…
