Le Dixie Chicks hanno sbaragliato la concorrenza nella 49esima edizione dei Grammy Awards. Lo avevate previsto? Oppure vi sembra una vera sorpresa? Ve lo chiediamo perchè noi proprio non lo avremmo mai immaginato.
Non per altro, perchè il gruppo country, in Usa, è boicottato non solo dal pubblico, ma anche da tante stazioni radio, a causa di alcune forte dichiarazioni contro il governo Bush subito dopo l'invasione degli Stati Uniti in Iraq.
E non hanno vinto poco, stiamo parlando di miglior disco, miglior album e miglior canzone dell'anno per il cd «Taking the Long Way,» e la canzone «Not Ready to Make Nice». Urca, uno strapotere che forse farà cambiare l'atteggiamento del pubblico nei loro confronti. No vero? Non vi vediamo molto convinti.
E mentre rivelazione dell'anno è Carrie Underwood, l'omnipresente Christina Aguilera ha invece vinto per la migliore interpretazione femminile pop in "Ain’t No Other Man".
Ma ecco i vincitori:
Album rock: Stadium Arcadium dei Red Hot Chili Peppers.
Album dance/electronic: Madonna, avevate dubbi?
Album dell'anno: Dixie Chicks: «Taking the Long Way».
Disco dell'anno: Dixie Chicks: «Not Ready to Make Nice».
Canzone dell'anno: Dixie Chicks: «Not Ready to Make Nice».
Pop Vocal Album: Johna mayer: «Continuum».
Album R&B: Mary J. Blige: «The Breakthrough».
Album Rap: Ludacris: «Release Therapy».
Country Album: Dixie Chicks: «Taking the Long
Way».
Latin Pop Album: Arijona: «Adentro» e Julieta Venegas con «Limon Y Sal».
Contemporary Jazz Album: Bela Fleck and the Fleckstones:
«The Hidden Land».
Classica: «Mahler: Sinfonia No. 7, San Francisco
Symphony diretta da Michael Tilson Thomas».
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