Detto Fatto, Giovanni Ciacci via per una condanna: “Querelo Freccero”

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Giovanni Ciacci non ci sta: dopo le recenti affermazioni di Carlo Freccero, direttore di Raidue, il popolarissimo volto Rai ha deciso di dare la sua versione dei fatti e di dichiararsi completamente innocente per quanto riguarda la ricettazione di capi di sartoria, reato di cui è stato assurdamente accusato anni fa.

Giovanni Ciacci fuori da Detto Fatto

Dopo essere diventato uno dei volti più noti e più amati del programma di Caterina Balivo, Detto Fatto, Giovanni Ciacci ha continuato ad apparire in televisione sia in Rai, partecipando a Ballando Con Le Stelle, sia in Mediaset, presenziando in qualità di ospite e opinionista a Live – Non E’ La D’Urso.

Recentemente però il direttore di Raidue Carlo Freccero ha affermato che il fashion stylist si sia licenziato da Detto Fatto a causa di una condanna che pendeva sulla sua testa a seguito di fatti accaduti anni prima.

Ciacci non ha potuto sopportare una versione dei fatti così lontana dal vero e ha voluto chiarire la sua posizione: il popolare co – conduttore ha affermato di aver lasciato Detto Fatto dopo aver “intuito” che il programma stava affondando a causa del poso successo della conduzione di Bianca Guaccero con la quale, a quanto dicono le voci dei soliti bene informati, il fashion stylist non andrebbe affatto d’accordo.

La questione del procedimento legale

In merito al procedimento legale e alla condanna che Ciacci avrebbe ricevuto, il racconto dell’imputato è ben diversa rispetto a quella del direttore di Raidue e ha addirittura dell’incredibile.

Freccero ha detto una cosa inesatta. La causa è in corso perché ho preso un vestito dalla Rai di Napoli senza la bolla e l’ho portato a una mostra di Gattinoni sulla televisione, dove la Rai era lo sponsor principale. Io per aver portato un vestito senza bolla sono stato indagato per ricettazione.

A parte l’evidente assurdità dell’accusa, c’è da specificare che il processo non si è ancora concluso e che per adesso Ciacci non ha ricevuto alcuna condanna ufficiale.

Procederò per le vie legali nei confronti del direttore Freccero. Ad oggi io non ho ricevuto nessuna condanna. C’è un procedimento in corso che dura da cinque anni, siamo ancora al primo grado di dibattimento. Lo scriva: nessuna condanna. Vivendo in uno Stato di diritto, questo deve saperlo anche Freccero, un soggetto è innocente fino al terzo grado di giudizio e io non sono ancora al primo.

Dopo le legittime affermazioni in merito alla propria innocenza, Ciacci ha voluto puntare il dito contro lo sperpero di denaro dei contribuenti che la Rai sta continuando a perpetrare a causa di questa questione.

Credo nella giustizia, questo dibattito dura da cinque anni ed è stato rimandato più volte. I contribuenti che pagano il canone hanno speso soldi per questo processo inutile che ad oggi sarà costato più di 50 mila euro.

Nel frattempo, quale che sia la verità in merito al procedimento legale di cui Ciacci è protagonista, su una cosa il fashion stylist ha avuto completamente ragione: da settimane Detto Fatto fatica a superare il 4% di share.