Giornata Mondiale degli Oceani: cosa fanno concretamente i brand moda e beauty

Oggi, mercoledì 8 giugno, è la Giornata Mondiale degli Oceani. Per festeggiare questa giornata speciale sono stati organizzati molti progetti.

L’8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani. Per festeggiare questa giornata speciale sono stati organizzati molti progetti nel mondo della moda e della bellezza. Tantissime iniziative per sostenere la salvaguardia dell’ambiente marino.

Giornata Mondiale degli Oceani: dalla moda al beauty

L’8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani. In occasione del World Ocean Day sono state create numerose iniziative per sostenere la salvaguardia dell’ambiente marino. La moda sostenibile e green è sempre più di tenenza e questo è un bene per il nostro pianeta. La scoperta dell’Econyl, fibra ottenuta dal riciclo delle reti da pesca dismesse, è un esempio di quanto il mondo della moda stia cercando di dare il suo contributo in questo senso. L’iniziativa è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 durante la conferenza di Rio De Janeiro e per l’edizione 2022 il tema è “Revitalization: Collettive Action for the Ocean”. Unire i progetti e le iniziative può essere una scelta vincente, per questo molti brand della moda si stanno attivando con collaborazioni importanti dedicate al mare e agli oceani. Secondo uno studio della FAO, il Mare Nostrum è il più sovrasfruttato di tutto il mondo. Il WWF ha stimato che nel Mediterraneo sono presenti oltre un milione di tonnellate di plastica. Ogni iniziativa a favore della salvaguardia dell’ambiente marino e degli oceani è un passo avanti davvero molto importante in tutto il mondo.

Il mondo della moda scende in campo per gli Oceani

Sono tante le iniziative per la salvaguardia dell’ambiente marino e degli oceani:

  • ZeoCO2 con Gucci e Arena – collaborazione con Worldrise: al lavoro per ripristinare un’area di 110 mq di Foresta Blu a Golfo Aranci, in Sardegna, con la piantagione di 2.500 piante di Posidonia Oceanica;
  • Fondazione Ecoalf: dal 2015, con il progetto “Upcycling the Oceans” coinvolge 3.000 pescatori in Spagna, Francia, Grecia e Italia per riportare a terra i rifiuti intrappolati nelle reti, per produrre l’Ocean Yarn, il filato riciclato. Per l’edizione 2022, con l’impegno di AI Futachi, Ambasciatrice del Mare e detentrice del record di immersione libera, ha acceso i riflettori sulla situazione dell’isola Tsushima al largo delle coste giapponesi, che è circondata dalla plastica;
  • Reform Studio: il brando si è concentrato ul mondo sottomarino del Mar Mediterraneo e del Mar Rosso, collaborando con Sara El Laithy per una campagna subacquea fotografata da Renata Romeo e dedicata agli accessori realizzati con un lavoro odi upcycling, the Rebel Collection;
  • Marevivo e Tezenis: l’iniziativa “Insieme per il Mar Mediterraneo” ha lo scopo di valorizzare i rifiuti plastici raccolti, convertendoli in energia elettrica. Marevivo inaugura anche la mostra fotografica “The Living Sea” di Hussain Aga Khan, organizzata nel Museo di Storia Naturale di Venezia in collaborazione con Fon – Focused on Nature.
  • Calzedonia: ai clienti è proposto di entrare a far parte del Tour Plastic Free di WWF Italia. I volontari potranno partecipare per ripulire 3 milioni di mq di territorio italiano;
  • Veja: microplastiche e bottiglie possono trasformarsi in nuovi capi e accessori, come le sneaker Dekkan di Veja, realizzate in Alveomesh, tessuto tecnico realizzato al 100% in poliestere riciclato, che omaggia l’impegno di Sea Shepherd, ONG la cui flotta combatte, dal 2010 anche in Italia, la pesca illegale e protegge la fauna marina;
  • Risacca x Giglio.com: un progetto etico dedicato alle reti da pesca abbandonate. Un laboratorio artigianale a Mazara del Vallo, animato da Carlo Roccafiorita, Federica Ditta e Cristiano Pesca, i tre giovani founder di Risacca, per trasformare le reti in eco-bugs genderless;
  • Persol e Yamamay: le aziende hanno partecipato all’iniziativa del Centro Velico Caprera, in collaborazione con One Ocean Foundation e con il patrocinio della Marina Militare.Il catamarano One navigherà nel Mar Tirreno effettuando analisi e monitoraggi per rintracciare sostanze contaminanti;
  • North Sails: ha dedicato una collezione per proteggere le barriere coralline, il 90% delle quali rischia di morire entro il 2050. La capsule collection valorizza messaggi dedicati al mare;
  • Themoirè: ha lanciato sul proprio e-shop un portabottiglie in waterborn vegan nappa, materiale vegano e cruelty free, composto da resina poliuretanica a base d’acqua;
  • Gruppo Prada: l’iniziativa “Sea Beyond”, promossa con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, è dedicata alla conservazione dell’ambiente marino e coinvolge i più piccoli.

Giornata Mondiale degli Oceani: brand beauty ecologici

La tutela del mare e dei suoi abitanti è importante anche nel mondo del beauty. In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani scopriamo quali sono i brand più ecologici per le vostre scelte beauty:

  • I Solari: i solari più innovativi pensando anche agli ecosistemi marini con tecnologie sempre avanzate e formule sostenibili. Per esempio, la linea Sun di Lancaster riduce l’impatto sull’ambiente con formule resistenti all’acqua. Le linee Sun Sensitive, Sun Beauty e Sun Sport sono realizzate con il 25% di filtri in meno. Hanno anche confezioni con materiali riciclati. Anche la linea solare di Diego Dalla Palma soddisfa i criteri dell’EcoSun pass, sistema di valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti.
  • Le iniziative: La Mer supporta la Campagna Ocean Echo 30 x 30 insieme Worldrise, Onlus ideata da giovani professionisti che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino. Il brand haircare Davines supporta tre campagne sul territorio italiano: Operazione Siso, Operazione Siracusa e Anguilla Campaign. Acquistando tre prodotti della linea solare per capelli si riceverà la Su Beach Bag, realizzata in plastica riciclata. Un euro verrà destinato a Sea Sheperd. Vichy e La Roche-Posay hanno rinnovato il loro impegno con il progetto “No Plastic in the Ocean” in collaborazione con One Ocean Foundation.
Scritto da Chiara Nava

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