Perché tchu is megl’ che uan
“Dimmi qualche fatto“. È una frase che mi sento spesso dire da alcune mie amiche, dalla provenienza geografica precisa e localizzata.
È una locuzione che – con le giuste proporzioni e le connotazioni del caso – in realtà vuol dire: “C’è qualche gossip interessante in giro?”. Mi colpisce però l’espressione, che richiama alla mente – salvificamente, almeno per una persona come il sottoscritto abituata ad astrarre e teorizzare – la sussistenza di una realtà concreta di fatti materiali e cose.
Certo, poi il mio stomaco mi ricorda il detto di Nietzsche “non esistono fatti ma solo interpretazioni“, ma nessuno ha mai detto che io non sia una persona contraddittoria.
Tutto questo preambolo per presentare le gemelle De Vivo, personaggi televisivi, partecipanti all’edizione 2008 dell’Isola dei Famosi, e testimoni durante il processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile.
Appare fuori luogo parlare dell’ex premier in termini di scandali e gossip, ma “i fatti che devo raccontare” si possono rubricare proprio sotto queste voci.
Le due ragazze, infatti, secondo quanto riferito da Ambra Battilana, ex Miss Piemonte, durante la festa del 22 agosto 2010 a Villa San Martino sarebbero rimaste “semi nude, con un abito corto con le parti intime, il seno e i genitali senza tessuto“.
Non so, a me sarebbe venuto in mente di accettare l’invito del premier giusto per redarguirlo, per fargli comprendere l’errore della sua condotta: “Forse non è il caso di indulgere in certi atteggiamenti poco consoni alla sua carica, ecco. Siamo venute fin qui solo per farglielo sapere“.
Ma i “fatti” mi smentiscono, sempre secondo la testimionanza della Battiliana, che cita l’esplicativo Emilio Fede: “quelle due sono venute da Napoli con l’aereo proprio perché questa sera si prendono tre mila euro a testa“.
Pecunia non olet
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