Il divo italiano si ripropone nuovamente in America: è una commedia sentimentale
Ritorna al cinema Gabriele Muccino, e lo fa dalla “sua” America, Paese che sembra ormai averlo adottato. I produttori hollywoodiani, infatti, sembrano essersi innamorati del suo modo di girare, molto vicino alla sensibilità statunitense, ed ecco allora che ci troviamo dinanzi questo Quello che so sull’amore (Playing for Keeps il titolo originale), la cui uscita italiana è prevista per fine novembre, distribuito dalla Medusa.
Abbandonati i deliri melodrammatici di Sette anime, Baciami ancora e La ricerca della felicità, Muccino si occupa questa volta di una classicissima commedia romantica incentrata sulle avventure sentimentali di un ex calciatore di successo che, raggiunto il culmine della sua carriera, ha preferito trascorrere i suoi anni crepuscolari nella provincia profonda, dedicandosi alla locale squadra.
Per riallacciare un rapporto con il figlioletto cerca di allenare il team calcistico di ragazzini, ma deve fare i conti con le agguerrite e seducenti madri che portano i pargoli sul campo.
Tra un’avventura e un’altra l’uomo riuscirà a tornare con l’ex moglie e a conquistare la fiducia del sangue del suo sangue?
Nel cast della pellicola troviamo il protagonista Gerard Butler, l’oggetto del desiderio Jessica Biel e le due madri Uma Thurman e Catherine Zeta-Jones.
Ecco uno stralcio di intervista a Muccino, dove spiega da dove ha tratto l’ispirazione per questo nuovo film.
“Non è un film sul calcio, è un film sulle relazioni, su un’America che non conoscevo, che non ha niente a che fare con le grandi città della costa, Los Angeles o New York, che sono colte e in qualche modo europee. Quella che racconto è un’America di persone che provano noia, che vorrebbero uscire ma non sono mai uscite da qui. Il 60% della popolazione americana non ha il passaporto. Per loro l’America è l’ombelico del mondo e tutto il resto è sconosciuto. Il benessere è l’unico valore per cui vale la pena combattere“.
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