Chi era Franca Valeri: vita dell’attrice italiana

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Con una lunga e varia carriera alle spalle, Franca Valeri è stata una delle donne più importanti del mondo dello spettacolo italiano.

Scopriamo il suo percorso e la sua difficile storia di ragazzina ebrea cresciuta durante la seconda guerra mondiale.

Chi era Franca Valeri

Franca Valeri, nome d’arte di Franca Norsa (Milano, 31 luglio 1920 – Roma, 9 agosto 2020), è stata un’attrice di teatro e di cinema italiana. Cresce in una famiglia della borghesia milanese insieme ai genitori che la portano spesso a frequentare i teatri. Si appassiona infatti da subito al mondo della prosa e dell’opera che diventeranno centrali nella sua carriera numerosi anni dopo.

Nel frattempo frequenta le scuole dell’obbligo diplomandosi poi al noto Liceo Classico Parini di Milano. Inizia per lei un periodo difficile quando nel 1938 vengono emanate le leggi razziali che colpiscono gli ebrei, tra cui il padre della giovane. Questo e il figlio si rifugiano infatti in Svizzera, mentre Franca e la madre rimangono a Milano riuscendo a sfuggire alle deportazioni. Nasce in questo periodo il personaggio radiofonico della “Signorina Snob” un personaggio che interpreta con la volontà di evadere e ironizzare sui comportamenti ipocriti della borghesia di Milano. 

L’inzio della carriera di Franca Valeri

Esordisce poi nel mondo del teatro a guerra conclusa con il personaggio di Lea Lebowitz. Successivamente entra a far parte della compagnia “Teatro dei Gobbi” scegliendo il suo nome d’arte insieme all’amica Silvana Mauri. La compagnia si trasferisce poi a Parigi proponendo opere basate su sketch satirici. Gli spettacoli non prevedono alcun travestimento, gli attori si presentano in maniera naturale così che la caricatura risulti spontanea e improvvisata. 

Negli anni ’50 si sposta poi sul grande schermo esordendo come attrice per “Luci del varietà” di Federico Fellini.

Prende parte successivamente a una serie di commedie a fianco di Alberto Sordi o Totò come “Piccola posta”, “Il segno di Venere” o “Il vedovo”. Nel decennio successivo collabora spesso con il marito Vittorio Caprioli che la dirige in alcune commedie di successo. Inizia contemporaneamente a partecipare al varietà televisivo di Antonello Falqui in programmi come “Studio Uno” e “Sabato sera” condotti da Mina

Franca Valeri e gli ultimi progetti

Seguendo il successo dei nuovi format in evoluzione, la Valeri, per tutto il corso degli anni ’70, prende parte a una lunga serie di sceneggiati televisivi. A questi alterna la conduzione di alcuni progetti come lo speciale “Bistecca, insalatina” del programma Videosera o “Due di tutto” il varietà di Enzo Trapani. A questi segue poi una lunga pausa dal piccolo schermo che la accoglierà nuovamente nel 1993.

In questa data, dopo quasi dieci anni di assenza, torna in tv conducendo la trasmissione “Magazine 3” per poi recitare anche in alcune fiction e sit-com come “Norma e Felice”. Dagli anni 2000 prende parte ad alcune serie note come “Linda e il brigadiere” o “Come quando fuori piove”. Nel corso del nuovo decennio si dedica infine anche al doppiaggio e alla scrittura di un libro autobiografico e successivamente di uno con Luciana Litizzetto dal nome “L’educazione delle fanciulle”.