Festival Sanremo 2012: mutande di Belen a parte è noia profonda

Il dubbio sulle mutande di Belen Rodriguez è l’unico brivido che scuote la seconda serata del festival di Sanremo, giusto per dire come siamo messi!

Il festiva di Sanremo è senza dubbio  un evento mediatico, cioè una di quelle manifestazioni che si guardano soprattutto perché rappresentano qualcosa di una comunità, perché il seguirle significa fare parte di un gruppo e condividere con gli altri le stesse esperienze. Insomma, essere italiani comporta anche un po’ guardare Sanremo, e parlarne l’indomani con amici e colleghi. Altrimenti, decisamente, non si spiegherebbe lo straordinario successo di pubblico del festival, che – quest’anno più che mai – rimane un modesto show televisivo, lungo e parecchio noioso.

Televisivamente parlando, l’unica ragione per non cambiare canale è l’attesa per l’esibizione di Adriano Celentano: per godere della sua straordinaria voce e (temo) soprattutto per ascoltarne gli interminabili sermoni, che si apprezzano non tanto per la loro profondità – in verità sono quasi sempre di una superficialità imbarazzante – quanto per il casino che riescono puntualmente a sollevare. Ma di questo non se ne può certo fare una colpa a Celentano, piuttosto viene da interrogarsi sulla schizofrenia dei giornali che aprono le loro prime pagine sul Festival, sul solito riflesso censorio da Cina popolare dei vertici Rai e, in ultimo, sulla tragicomica reazione dei vescovi, che forse dovrebbero occuparsi d’altro che delle critiche di un cantante.

Solo che ieri il molleggiato non c’era, anche se – per svegliare il telespettatore in poltrona e convincerlo a non andare a letto – Morandi lo evocava ogni dieci minuti. E dunque è rimasto tutto il resto, un resto – come si diceva – di una noia mortale. C’erano le solite canzonette sanremesi, ormai un semplice pretesto per lo spettacolo televisivo, c’erano i soliti idioti che continuano a non fare ridere (anche se per il festival hanno dovuto limitare di molto la loro volgarità e parevano quasi presentabili), c’erano i siparietti da minimo sindacale tra i conduttori (come fa notare Valentina Sansoni su Fb, non si può pretendere molto da autori come Moccia, Franco e Pistarino) ed è infine spuntata Ivana Mrazova, che si è rivelata per quello che tutti si aspettavano: una bella figliola messa ad abbellire il palcoscenico.

L’unico brivido della serata l’ha regalato Belen Rodriguez, facendo subito scattare un tam tam incontrollato sul web, con il suo spacco vertiginoso che sembrava suggerire l’assenza delle mutande. Questo per dire a che livello siamo messi. Per di più il brivido è durato pochi minuti e la soubrette ha subito rassicurato tutti: le mutande le aveva. A quel punto, probabilmente, c’è stata una voragine nell’audience.

(In alto: Belen senza, forse, mutandine. Tutto quello che ha regalato il festival. Fonte: infophoto).

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Scritto da Style24.it Unit

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