Festival cinema Roma 2011: Il mio domani, conferenza stampa

Resoconto della conferenza stampa di Il mio domani, primo film italiano in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma. Solo su Blogosfere Spettacoli

Il mio domani di Marina Spada è stato recensito ieri sera subito dopo la visione: purtroppo, come potete leggere, non si è rivelato la sorpresa del Festival come ci si aspettava. Siamo stati anche alla conferenza stampa, che vi proponiamo qui, ben consapevoli che in realtà voi ragazzine state fremendo attendendo di sapere come sono i primi 15 minuti The Twilight Saga: Breaking Dawn parte 1 (spoiler: sì, Bella ed Edward si sposano).

Alla conferenza stampa, alla quale erano presenti gli attori Raffaele Pisu, Claudia Coli e Lino Guanciale, le più richieste sono state, come prevedibile, le due donne del film, ovvero la regista Spada e l’attrice protagonista Claudia Gerini, che durante le riprese della pellicola hanno sviluppato un rapporto di amicizia molto forte, che le ha portate a costruire assieme il personaggio di Monica, la figura al centro della storia raccontata.

La Gerini si è infatti rivelata un’attrice molto preparata anche per i ruoli drammatici, smentendo l’opinione comune che vuole gli interpreti comici incapaci o poco adatti a ruoli considerati più “seri”. Prova di ciò è stato anche il fitto dialogo che si è venuto a instaurare tra regista e protagonista, che hanno parlato di tutto, dalle inquadrature del film, passando per i riferimenti figurativi, fino al gossip più bieco.

La regista infatti ci è stata descritta come un grande perfezionista, che mostra grande cura per gli aspetti formali dei suoi film. Cura incarnata dai molteplici quadernini sui quali vengono annotati tutti i dettagli necessari alla costruzione dei piani sequenza dai quali sono costituiti le varie sequenze. Le attrici si sono mostrate entusiaste di questa tecnica, in quanto ha permesso loro di provare un’esperienza attoriale poco comune: ogni ciak era infatti del tutto nuovo e inaspettato, foriero di emozioni sempre spontanee e mai costruite.

Da segnalare anche l’utilizzo, all’interno del cast tecnico, di molti giovani provenienti dalle classi alle quali insegna Marina Spada, docente di cinema alla Scuola Civica di Milano. Raffaele Pisu ha sottolineato come questa pratica sia un buon segnale per i giovani, perché è giusto che venga data loro fiducia e che vengano coinvolti nella realizzazione di opere anche importanti. Una mossa poco comune in un’Italia dominata, anche in ambito cinematografico, da una gerontocrazia molto arcigna e restia all’abbandono del proprio posto.  

Scritto da Style24.it Unit

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