Chi è Ferzan Özpetek: tutto sul regista turco

Ferzan Özpetek, l'amore per il cinema tra Turchia e Italia.

Da sempre impegnato a offrire un nuovo sguardo sul mondo, Ferzan Özpetek è oggi uno dei registi più amati in Italia. Scopriamo il suo percorso nel cinema dagli esordi al grande successo.

Chi è Ferzan Özpetek

Ferzan Özpetek, nato a Istanbul il 3 febbraio 1959, è un regista e scrittore turco. Cresce in una famiglia di stampo borghese con cui inizia a scontrarsi da giovane quando deve scegliere cosa fare del suo futuro. Sceglie infatti di opporsi al volere del padre e attaverso il sostegno della madre si trasferisce a Roma per studiare storia del cinema all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. 

Conclude gli studi con i corsi di Stria dell’Arte e del Costume presso l’Accademia Navona e di Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Dopo essersi formato decide quindi di iniziare a sperimentare a teatro, avvicinandosi solo in seguito al mondo del cinema. Lavora nei primi anni ’80 insieme a nomi noti, tra cui quello di Massimo Troisi con cui esordisce in “Scusate il ritardo”. Tra i suoi primi progetti da aiuto-regista si ricordano anche “Son contento”, “Il tenente dei carabinieri”, “Anche i commercialisti hanno un’anima” e “Vite strozzate”. 

I primi anni di carriera di Ferzan Özpetek

Debutta come regista nel 1997 quando realizza il suo primo film: “Il bagno turco”. Ottiene subito grande successo, sia tra il pubblico che la critica, vincendo numerosi premi e venendo presentato ai più importanti festival cinematografici internazionali. A questa pellicola segue “Harem Suare”, un film ambientato in Turchia ai tempi dell’Impero Ottomano, seguendo la storia scritta da Ferzan stesso. Ad ottenere ancora più successo è però un film del 2001: “Le fate ignoranti”. Con questo film interpretato da Stefano Accorsi e Margherita Buy ottiene premi come i Globi d’oro e i Nastri d’argento diventando uno dei film più importanti dell’anno. 

Due anni dopo Özpetek realizza “La finestra di fronte”, un film con protagonisti Raoul Bova, Giovanna Mezzogiorno, ma anche Filippo Nigro e Massimo Girotti che ottiene nuovamente grandissimo successo. I premi vinti con queste pellicole e l’amore del pubblico sparso per tutta Europa gli permettono di accedere anche al panorama statunitense. 

Il successo di Ferzan Özpetek

Nel 2008 il regista cambia strada per i suoi progetti, concludendo la collaborazione con Tilde Corsi e Gianni Romoli e lavorando su sceneggiature non sue. Lo si osserva con “Un giorno perfetto” realizzato con la Fandango seguendo il romanzo omonimo di Melania Mazzucco. L’anno successivo collabora con Ivan Cotroneo per la sceneggiatura di “Mine vaganti”, una commedia corale interpretata da Riccardo Scamarcio, Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo e molti altri con cui ottiene numerosi riconoscimenti.

Dopo un periodo dedicato al teatro, nel 2014 realizza il suo decimo film: “Allacciate le cinture”. Riproponendo la struttura corale, realizza una pellicola di genere ibrido interpretata da Kasia Smutniak, Francesco Arca e Filippo Scicchitano di grandissimo successo. Oltre agli ottimi incassi ottiene ben undici candidature ai David di Donatello e sei ai Nastri d’argento. 

Nel 2017 pubblica il suo primo romanzo, “Rosso Instanbul”, da cui trae l’omonimo film girato nella sua città natale. Dopo oltre quindici anni il regista torna a girare un film nella città turca scegliendo il progetto esclusivamente dei connazionali. Nello stesso anno esce nelle sale anche “Napoli velata”, un film che ottiene grande successo al botteghino. Due anni dopo il regista lavora sul suo tredicesimo film: “La dea fortuna”, che riconferma il grande amore del pubblico e la critica per i suoi lavori. 

Scritto da Alessandra Coman

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