Otto e mezzo senza Giuliano Ferrara non ha ragione di esistere. Con tutto il bene che posso volere a Ritanna Armeni – giornalista di Liberazione, co-conduttrice quasi muta – la trasmissione nelle sua mani non ha futuro.
Ovviamente si dovrà correre ai ripari, magari reintroducendo il sostituto naturale Buttafuoco. Come ben saprete Giuliano Ferrara deve abbandonare per via della sua nobile decisione Pro-Life.
La sua lotta per la vita non è solo eticamente folle, è anche perdente in partenza. Senatore, Ferrara, non lo diventerà mai. Almeno questa è la mia previsione. O forse è solo una speranza, ancora devo capirlo.
Per ovvie ragioni, quindi, Ferrara non potrà condurre Otto e Mezzo. Peccato, era una trasmissione godibile, nel senso che Otto e Mezzo era Ferrara, con i suoi pregi ed i suoi limiti; la sua era una presenza ingombrante, in senso mediatico, e, nel bene o nel male, la trasmissione proponeva un dibattito quotidiano di alto livello.
Questo aspetto non lo si può negare: la qualità delle discussioni era garantita.
Ecco, proprio mentre scrivo, un feed mi avverte: Ferrara ha rinunciato al dibattito televisivo con Pannella.
Riporto dall'articolo appena uscito: Si è risolto in 20 minuti di «show» pannelliano l'annunciato faccia a faccia tra il leader radicale e Giuliano Ferrara a Unomattina. Grida e improperi di Marco Pannella contro l'inventore della lista «Pro-life», reo di aver chiesto di sostituire al confronto due finestre, una per sè e una per il leader radicale, nelle quale ognuno potesse sostenere le proprie posizioni senza alcun contraddittorio.
Così a caldo: la richiesta di Ferrara mi sembra una grande cagata, ma concordo sul fatto che temi come questi non debbano essere discussi in 20 minuti di dibattito televisivo infuocato. Se a questo aggiungiamo il fatto che l'avversario politico di Ferrara era Pannella, il Re delle interruzioni e del dibattito urlato, capisco il perchè della scelta. Ora ci penso e, magari a freddo, scrivo qualcos'altro: nei commenti qui sotto.
Apprezzabile la proposta di Ferrara di spostare il confronto con Pannella in teatro.
