Chi era Federico García Lorca: storia del poeta spagnolo

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Considerato uno dei migliori esponenti di quella che viene definità “l’età d’argento” della letteratura spagnola, Federico García Lorca è oggi ricordato come uno dei più grandi poeti spagnoli del XX secolo. 

Chi era Federico García Lorca

Federico García Lorca (Fuente Vaqueros, 5 giugno 1898 – Víznar, 19 agosto 1936) è stato un poeta e drammaturgo spagnolo. Cresce vicino Granada, in Andalusia, in una famiglia benestante composta dal padre, ricco proprietario terriero e la madre. Si inserisce nel nucleo famigliare anche una balia, presente fin dai primi momenti di vita del piccolo in quanto la madre non aveva modo di allattarlo. Tra tutti i componenti è però la madre ad avere grande influenza artistica sulla formazione di Federico che si appassiona grazie a lei alla musica. 

Dopo diversi anni di vita nella piccola cittadina, si trasferisce in città dove frequenta il “Colegio del Sagrado Corazón” e successivamente l’università passando prima per giurisprudenza e poi definitivamente a lettere.

Durante gli anni della gioventù sperimenta la vita nei quartieri gitani avvicinandosi ad una cultura che racconterà poi nellasua poesia, specialmente in “Romancero”. Incontra in questo periodo anche una serie di intellettuali che diventano un vero punto di riferimento per la sua carriera. 

L’inizio della carriera di Federico García Lorca

Intorno ai vent anni si trasfeisce a Madrid dove decide di proseguire gli studi. Qui si inserisce nella “Residencia de Estudiantes” un luogo di incontro importante dove conosce artisti come Salvador Dalì e Luis Buñuel. Vi rimane per i successivi nove anni e in questo periodo inizia la sua produzione letteraria. Inizia con la pubblicazione di “Libro de poemas” seguito dalle raccolte “Canciones” e “Poema del Cante jondo”.

A questi titoli se ne aggiungeranno altri in linea con il surrealismo accompagnato da atti teatrali, un genere a cui si avvicina gradualmente.

Alla sperimentazione artistica si aggiunge quella sentimentale. L’autore infatti intraprende una passionale storia con Emilio Aladrén il quale gli spezza il cuore quando sceglie di sposarsi con una donna. A questo dolore si aggiunge anche una separazione con i due cari amici conosciuti nella residenza e così, grazie all’aiuto di Fernando de los Ríos, ottiene una borsa di studio per un’esperienza negli Stati Uniti.

In questo periodo scrive una delle sue produzioni migliori ovvero “Poeta en Nueva York”.

Il successo e la morte di Federico García Lorca

Terminato il periodo alla Columbia University viene invitato da degli amici a partire per Cuba e così inizia per lui un periodo sereno.

Qui conosce tanti scrittori con cui condivide la passione per la letteratura e con cui lavora a riviste letterarie dell’isola. Inoltre torna ad avvicinarsi ai drammi teatrali, ispirato anche dai ritmi afrocubani che popolano la terra che lo ospita.

Il rientro in Spagna sembra apparentemente tranquillo, se non fosse che poco tempo dopo ha inizio la guerra civile. Rifiuta la possibilità di spostarsi altrove propostagli per evitare il clima di repressione e decide di rifugiarsi da un’amico.

Non riesce per molto a nascondersi e la mattina del 19 agosto 1936 viene fucilato in strada perchè accusato di “omosessualità e altre aberrazioni”. La sua morte provoca grande dispiacere, soprattutto tra gli intellettuali suoi amici, come Pablo Neruda. Una volta concluso il regime di Francisco Franco le sue opere tornano ad essere fruite e protette come il grande capolavoro che sono.