Fabrizio Corona è tornato a far parlare di sè, e la ragione è molto semplice. Ieri al Tribunale di Milano era il giorno dell’udienza preliminare (è accusato di estorsione). I fatti sono ben noti e già ampimente trattati in questi post sullo scandalo che ha tenuto banco questa estate.
Corona non è cambiato: stesso look tamarro, stessa voglia di stupire, stessa sete di denaro. Anzi, questa volta un servizio fotografico venduto a Chi ha avuto un doppio "utile": soldi, in primo luogo, vendetta, in secondo luogo.
Già, Fabrizio Corona ha seguito l'ex moglie negli Stati Uniti (vabbè, sarà stato uno dei suoi fotografi) per un servizio particolare: ha fotografato Nina Moric mentre passeggiava – forse flirtava – per le strade di Los Angeles con Marko Jaric, cestista dei Minnesota Timberwolves.
Insomma normale routine. Se non fosse che quella ritratta era la sua amata ex moglie, quella che secondo lui sarebbe dovuta tornare ben presto tra le sue braccia.
In aula ha affermato: «Siamo i leader in Italia e fatturiamo 250mila euro al mese ai giornali», e questo e ciò che, secondo Fabrizio, avvicina il suo lavoroal giornalismo d'inchiesta (anche se non ha nemmeno il tesserino da pubblicista e l'inchiesta riguarda le tette di qualche vip).
Ma Corona se la prende anche con il pm perchè è ancora intercettato: «i miei telefoni sono ancora sotto controllo, certe cose si sanno, e comunque non troveranno nulla perché ho messo la testa a posto».
Sulla testa a posto non ci esprimiamo, però riportiamo le parole del pm Di Maio che ben riassumono i motivi di questo processo.
Fabrizio Corona non è un giornalista e la sua agenzia non ha la ragione sociale di agenzia fotogiornalistica. È un normale cittadino che ricetta fotografie anche illegali, carpite in situazioni private, e con quelle ricatta la gente per fare soldi. Lele Mora invece viene paragonato all’«intermediario di un racket».
Forse questa parole bastano. E avanzano.
