Chi è Enrico Melozzi, direttore d’orchestra di Sanremo 2020

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Enrico Melozzi è il direttore d’orchestra di Sanremo 2020 per l’esibizione di ben 4 artisti: Fasma, Anastasio, i Pinguini Tattici Nucleari e Junior Cally.

Classe 1977, il musicista ha alle spalle una carriera degna di nota. Cosa sappiamo di lui?

Enrico Melozzi: chi è?

Enrico Melozzi è nato il 22 giugno del 1977 a Teramo. A soli 8 anni ha iniziato a studiare pianoforte e a comporre da autodidatta. Dopo il diploma in violoncello, nel 1999, è diventato assistente di Michael Riessler, con il quale ha collaborato a numerosi progetti, prima come copista e poi come arrangiatore e produttore artistico.

Successivamente si è avvicinato alla musica contemporanea e ha iniziato a collaborare con importanti musicisti come: Sabine Meyer, Vinko Globokar, Jean Pierre Drouet. Nel 2002 Enrico si è trasferito a Roma e ha debuttato come direttore d’orchestra all’Auditorium Parco della Musica con la sua opera su Oliver Twist. Dopo questa esperienza, Melozzi ha iniziato a collaborare con vari registi e ha composto cortometraggi, lungometraggi e spettacoli teatrali. Il 2004 è stato l’anno della fondazione del duo di musica elettronica Lisma Project insieme al dj Stefano De Angelis.

Come se non bastasse, nel 2007 ha fondato a Roma l’etichetta discografica indipendente Cinik Records.

Il successo

Dal 2007 ad oggi, il successo di Enrico è stato un continuo crescendo. Nel 2011 è stato invitato a suonare al Teatro Valle Occupato e, per l’occasione, ha lanciato la “Vertenza Musica” alla quale hanno aderito tra gli altri Stefano Bollani, Subsonica e Giovanni Sollima. Con quest’ultimo ha fondato il gruppo “100 Cellos” e si è fatto promotore della prima maxi-reunion di violoncellisti in Italia ed è riuscito a radunare più di 140 violoncellisti provenienti da tutto il mondo.

Con i 100 colleghi, oltre ad essere salito sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma, è approdato anche alla Triennale di Milano, al Teatro Regio di Torino, alla piazza del Duomo di Budapest, al Ravenna Festival e al Circo Massimo di Roma. Per il cinema ha composto diverse colonne sonore come quella per Il gioco di Adriano Giannini, con il quale ha ricevuto il Nastro d’Argento. Nel 2016 ha fondato a Roma l’Orchestra Notturna Clandestina, di cui è direttore musicale.

Per sostenere economicamente l’orchestra organizza nella Capitale i “Rave Clandestini di Musica Classica”, ovvero una specie di esperimento sociale in cui la musica classica è protagonista di un mega concerto di oltre 15 ore.

Melozzi a Sanremo 2020

Non è la prima volta che Melozzi partecipa al Festival di Sanremo come direttore d’orchestra. Dopo aver accompagnato artisti come Noemi, Fabrizio Moro e Achille Lauro, Enrico è tornato all’Ariston nel 2020 con ben 4 cantanti: Fasma, Anastasio, i Pinguini Tattici Nucleari e Junior Cally.

Intervistato da Il Centro, Melozzi ha ammesso: “Non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi a essere il direttore con più artisti a Sanremo. Io, fan del festival fin da bambino”.