Endometriosi intestinale: sintomi, cause e cura

Capire la patologia dell'endometriosi intestinale a partire dal riconoscerne i sintomi, le cause e la cura.

L’endometriosi intestinale è una malattia difficile da diagnosticare. I sintomi, infatti, sono comuni anche ad altri tipi di malattie, come la sindrome del colon irritabile. Solo rivolgendosi ad un medico si potrà diagnosticare l’endometriosi con precisione. Si tratta comunque di una patologia curabile le cui cause possono essere molteplici. Accanto alla medicina di tipo tradizionale, la cura può ampliarsi alle scelte alimentari ma anche prendendo in considerazione alcuni rimedi naturali come i fiori di Bach e molto altro ancora.

Endometriosi: cos’è

L’endometriosi è, in generale, un’infiammazione dell’endometrio, ovvero il tessuto che riveste l’utero. Se l’infiammazione arriva a colpire l’intestino si parlerà allora di endometriosi intestinale che avviene nella zona del retto e sigma. La malattia può essere di tipo superficiale oppure localizzata. Ciò dipende dalla zona del corpo che viene interessata. Con il tempo, oltre a coinvolgere il retto, può arrivare anche ad altre zone dell’intestino, come l’ileo, la parte iniziale dell’intestino crasso, l’intestino tenue e l’appendice. Sono più colpite le donne che hanno un’età compresa tra i 29 e i 39 anni, ma in alcuni casi questa malattia può insorgere anche nelle adolescenti.

Endometriosi intestinale: i sintomi

I sintomi possono essere molteplici e i dolori più o meno forti. Infatti, almeno agli stadi iniziali, non è una malattia diagnosticabile fin da subito. A volte, si presenta perfino in forma asintomatica. Per queste ragioni, la giusta diagnosi spesso viene fatta attraverso un esame intraoperatorio. Il principale sintomo è un dolore a livello di spasmi intestinali dolorosi, ma può anche essere: l’alternanza di costipazione e diarrea, forte dolore addominale, crampi diffusi, nausea, vomito, tenesmo rettale, defecazione dolorosa, inappetenza e sanguinamento rettale.

Non è certo che questi sintomi compaiano tutti, anzi in alcuni casi si presentano singolarmente in altri combinati. Nel periodo premestruale questi sintomi sono molto più accentuati. Questo è un campanello d’allarme da non sottovalutare, anche se è vero che la sindrome premestruale può avere sintomi molto simili a quelli sopra descritti.

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Le diverse cause dell’endometriosi intestinale

Le possibili cause possono essere differenti. In molti casi si parla di mestruazioni retrograde, ciò vuol dire che durante la mestruazione un po’ di tessuto endometriale, piuttosto che uscire dalla vagina, si annida formando degli aggregati e provocando in questo modo l’endometriosi intestinale. Un’ altra causa può essere la genetica, per cui il fatto che in famiglia già qualcuno ne soffri o ne abbia sofferto è indice della possibilità che la malattia si ripresenti. La disseminazione di tipo metastatico delle cellule endometriali è un’altra possibile causa, perché favorisce il trasporto delle cellule dell’endometrio in alcuni organi come il fegato e i polmoni. Infine, alcuni tipi di malattie come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa e la malattia infiammatoria intestinale possono essere all’origine della patologia.

Endometriosi intestinale: cura e rimedi

La cura per l’endometriosi intestinale esiste, anche se non si tratta di una cura specifica. I trattamenti si basano più che altro nel ridurre il dolore e nel cercare di evitare l’infertilità femminile. I farmaci spesso somministrati per controllare il dolore sono i FANS. Una terapia ormonale, inoltre, è considerata fondamentale per abbassare i livelli di estrogeni. La classica pillola anticoncezionale, quindi, può servire a contrastare i sintomi dell’endometriosi intestinale con l’effetto di ridurne anche il dolore. Consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico prima di assumere qualsiasi medicinale. Oltre che con l’assunzione dei farmaci, si può trarre beneficio contro i dolori attraverso un’alimentazione sana, ricca e bilanciata. Per migliorare la propria condizione attraverso l’alimentazione vanno seguite alcune regole, semplici ma efficaci. Evitare i latticini e la soia, ad esempio, può senza dubbio giovare.

Inoltre, andrebbe ridotto il consumo di carne rossa e di tutti gli alimenti che, in generale, contengono molta istamina, come fragole, cioccolato, formaggi e pomodoro. Si possono, invece, privilegiare i cibi ricchi di acidi grassi, come il pesce e i semi oleosi. Soltanto l’alimentazione, anche se corretta, potrebbe non bastare per fermare l’endometriosi intestinale, specialmente se la malattia è già in uno stadio avanzato. Ai giusti farmaci e all’alimentazione è possibile affidarsi anche ad alcuni rimedi naturali. Tra i più efficaci vi sono i fiori di Bach, il ribes nigrum ma anche la spirulina.

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