Chi era Elsa Morante: tutto sulla prima vincitrice del Premio Strega

Chi era Elsa Morante, storia della grande intellettuale romana partita dalla narrativa per ragazzi diventando poi riconosciuta a livello mondiale con i suoi romanzi.

Essere donna negli anni del dopoguerra e avere un posto riservato al tavolo degli intellettuali del tempo deve essere stata una grande soddisfazione. Essere una scrittrice importante mai rimasta all’ombra del marito altrettanto. La storia di Elsa Morante è interessante e mostra come una donna curiosa e di talento possa raggiungere risultati importanti.

Chi era Elsa Morante

Elsa Morante (Roma, 18 agosto 1912 – Roma, 25 novembre 1985) è stata una scrittrice, saggista e poetessa fondamentale nella narrativa italiana del secondo dopoguerra. Le sue opere hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Strega nel 1957 con “L’isola di Arturo” potendo vantare la prima vittoria al femminile. Con il romanzo “La storia” è inoltre entrata a far parte della lista dei cento migliori libri di tutti i tempi, creata dal Club norvegese del libro nel 2002.

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Cresce nella capitale romana con la madre insegnante, il marito sorvegliante di un istituto di correzione giovanile e i due fratellini più piccoli. Manifesta passione per la scrittura già da giovanissima componendo filastrocche, poesie, racconti e favole per bambini che pubblicherà su vari periodici tra cui il “Corriere dei piccoli”.

Le prime pubblicazioni e l’inizio della carriera

Garzanti pubblica nel 1941 il suo primo libro, che è proprio una raccolta di racconti per giovani intitolato “Il gioco segreto”. L’anno successivo continua verso questa direzione pubblicando “Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina”in cui inserisce anche illustrazioni realizzate da lei.

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In questi anni sposa il suo grande amore, Alberto Moravia, conosciuto qualche anno prima grazie al pittore Giuseppe Capogrossi. Durante la loro storia sono soliti frequentare i grandi intellettuali dell’epoca quali Umberto Saba, Giorgio Bassani e il suo grande amico Pasolini da cui si allontanerà successivamente.

Durante la seconda guerra mondiale i due innamorati fuggono in un paese sul mare vicino Latina e si dedicano alla loro attività letteraria. Qui avvia la stesura di “Menzogna e sortilegio” che viene pubblicato successivamente presso Einaudi grazie a Natalia Ginzburg. Il romanzo vince il Premio Viareggio e viene pubblicato negli Stati Uniti con il titolo di “House of Liars” nel 1951.

La grande passione per il cinema

Negli anni ’50 si interessa al mondo del cinema e inizia a collaborare con Alberto Lattuada prima e con Franco Zeffirelli poi, senza però veder mai realizzati i suoi progetti. Il suo amore per i film continua ugualmente, conduce infatti un programma di critica cinematografica che interrompe in seguito alle censure della Rai.

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Nel 1961 inoltre appare brevemente nel ruolo di una detenuta nel film “Accattone” del 1961 di Fellini e in più partecipa a quasi tutti i progetti lavorativi del regista Pier Paolo Pasolini. Collabora anonimamente come aiuto regista e per la realizzazione delle colonne sonore del film “Il Vangelo secondo Matteo”.

Il ritorno alla letteratura e l’arrivo del Premio Strega

Con la sua scelta fedele, pubblica con Einaudi “L’isola di Arturo” vincendo il primo Premio Strega assegnato ad una donna e vedendolo diventare poi un film con la direzione di Damiano Damiani.

Durante gli anni sessanta si dedica nuovamente alla stesura di racconti che raccoglierà in diverse raccolte. In questi anni inoltre si separa da Moravia e intraprende una burrascosa relazione con Luchino Visconti e successivamente con il pittore Bill Morrow che morì molto giovane. La morte la colpì così tanto da limitare la scrittura a momenti sporadici.

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Il decennio successivo esce “La storia”, libro ambientato nella Roma della seconda guerra mondiale che le porta grande riconoscimento a livello mondiale ma anche attacchi spietati da parte degli oppositori. Il successo supera però l’odio eil suo romanzo diventa anche uno sceneggiato TV interpretato da Claudia Cardinale.

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