Cos’è l’EFT, conosciuto anche come tapping: tutto quello che sappiamo

Arianna Giago

La mia passione è la comunicazione, la considero un'arte. Ho avuto esperienze come articolista web e come collaboratrice presso un giornale su carta stampata della mia zona, mestiere che mi ha insegnato molto, più di quanto possano fare i libri, e mi ha fatto capire che quella del giornalismo è più di una professione, ma una vera e propria vocazione. Raccontare le storie degli altri, per gli altri. Raccontare il mondo attraverso i nostri occhi, è un compito davvero importante.

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La tecnica dell’EFT, ovvero “Emotional Freedom Technique”, nota anche semplicemente come Tapping è il nuovo ingrediente per il mantenimento della nostra salute e la nostra bellezza.

Scopriamo insieme in cosa consiste e come praticarla da sole.

Tutto quello che sappiamo su cos’è l’EFT

In che cosa consiste questa particolare tecnica volta alla bellezza della nostra pelle lo possiamo intuire dalla sua traduzione. Tapping, per esempio, significa “picchiettare” ed Emotional Freedom Technique significa invece, letteralmente, “Tecniche per la libertà emotiva”.

Si tratta infatti di un particolare metodo di auto-guarigione che si ispira ai principi dell’antichissima medicina tradizionale cinese.

In Occidente invece, a metterlo per la prima volta in pratica nell’era contemporanea, è stato Gary Craig a metà anni Novanta.

In cosa consiste

Molto simile all’agopuntura, ma senza l’impiego di aghi, l’EFT si serve esclusivamente dell’utilizzo dei polpastrelli, che possono essere quelli di un esperto o anche i propri.

Lo scopo, ancora una volta proprio come nell’ago puntura, è quello di “stimolare i meridiani”, ovvero reti energetiche che attraversano il nostro corpo che bloccandosi possono creare quelli che sono definiti “squilibri energetici”.

Come si pratica

Secondo la medicina tradizionale cinese, nel nostro corpo ci sono 361 punti di digitopressione. L’EFT invece impegna soltanto quelli presenti nella testa e nel busto. Andando a picchiettare in modo continuo, rapido ma pur sempre delicatamente su questi punti, andiamo a sbloccare l’energia vitale bloccata, che appunto riprende a fluire.

I punti interessati come dicevamo, sono generalmente il viso, in modo particolare la sommità della testa, il sopracciglio, il lato dell’occhio e appena sotto, sotto il naso, il mento il collo, la clavicola il petto e le mani, anche qui in modo particolare il lato della mano e sotto il braccio.

Prima di iniziare questa pratica comunque, è consigliabile creare un ambiente adatto, rilassandosi il più possibile. Gli esperti infatti, mettono in guardia sulla potenza emotiva che potrebbe scatenare questa disciplina olistica.