Ecco il video di De Martino che tenta di darsi fuoco al tg2: un atto dimostrativo mal riuscito?

Riassumo l'accaduto (prendendo spunto da Blogosfere spettacoli, dove compare anche il video del tentativo di darsi fuoco): durante il Tg2 dieci minuti di ieri sera Nicola De Martino, un uomo che solo pochi giorni fa ha potuto rivedere il figlio dopo anni di separazione, ha estratto una bottiglietta e ha detto al conduttore Maurizio Martinelli: «Questa è benzina, mi do fuoco se lei non legge questa lettera».
In studio è iniziato il caos: quattro persone – tra cui Martinelli – hanno immobilizzato l'ospite e gli hanno tolto bottiglia e accendino dalla mano.

Oggi tutti i giornali ne parlano, ma il problema è che parlano di Nicola De Martino, del conduttore eroe Maurizio Martinelli (che ha dimostrato sangue freddo, ma che alla fine si è sfogato mandandolo a quel paese – e nel video si sente bene), ma nessuno fa riferimento alla scottante questione dei "padri separati". In una società come la nostra, in cui "godiamo" di leggi antiquate che riguardano la separazione, ci sarebbe bisogno di aprire un serio dibattito sull'argomento.
Quello di De Martino era un atto dimostrativo (non si sarebbe mai dato fuoco) che avrebbe potuto aprire una riflessione sul tema, invece si è trasformato in un atto dimostrativo privo di significato.
Perchè perdiamo sempre di vista i nodi cruciali della questione?
Chissà quanti di voi sono figli di separati, chissà quanti di voi conoscono padri che non possono vedere i propri figli per colpa di una legge che favorisce – troppo spesso – l'affidamento alla madre.
Questa sarebbe stata un'occasione buona. Invece nulla. 

Scritto da Style24.it Unit

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