Dakota Johnson da il suo numero a tutti, ecco il motivo

Dakota Johnson, dal palco del Global Citizen Festival di New York, ha urlato il suo numero di telefono? La causa è encomiabile.

Dakota Johnson, dopo aver sorpreso tutti al Festival del Cinema di Venezia per la sua interpretazione in ‘Suspiria’, ha lasciato a bocca aperta fan e non, per un’iniziativa davvero encomiabile. L’attrice, dal palco del Global Citizen Festival di New York, ha urlato il suo numero di telefono. Linee intasate? Possibile, ma il motivo è nobile.

Il progetto di Dakota

Un’attrice del calibro di Dakota Johnson che, dal palco del Global Citizen Festival allestito a Central Park, urla il suo numero di telefono lascia tutti molto sorpresi. Immaginate la scena e fate finta di ascoltare testuali parole: “Questo è il mio numero di telefono: 212 653 8806”. Non fiondatevi a telefonare, ascoltate prima il progetto che Dakota ha in mente. Ad un anno dal caso Harvey Weinstein, il movimento #MeToo festeggia il suo primo anniversario e la Johnson vuole dare un ennesimo contributo alla causa. La figlia di Melanie Griffith spiega: “Voglio aiutarvi donne e ragazze di tutto il mondo. Chiamate, raccontate la vostra storia. La registreremo. Oppure mandatemi un messaggio a [email protected] e raccontate la vostra storia di sofferenza e violenza”. Dakota vuole aiutare quanti hanno subito violenze e molestie a tirar fuori la rabbia, a raccontare la vicenda e a denunciare i propri aguzzini. Purtroppo, in molti casi, la vittima di abusi ha paura di raccontare la terribile storia di cui è stata protagonista, un po’ per vergogna, un po’ perché ci si sente responsabili della violenza. L’idea di Dakota, oltre che dai motivi appena enunciati, viene dalla voglia di trasmettere l’idea che ‘denunciare si può e si deve’. Al numero fornito dall’attrice di Cinquanta Sfumature risponde la sua voce che, con un messaggio registrato, recita: “Sono Dakota Johnson. Per favore parlate dopo il segnale, io registrerò e condividerò la vostra storia, così potremo vivere in un mondo più uguale per tutti. Grazie”. Una voce registrata può spingere la persona che telefona, a confidarsi senza remore, questo almeno è quello che si augura la Johnson.

Testimonianze da tutto il mondo

Dal palco del Global Citizen Festival di New York, Dakota spiega che il suo progetto vuole arrivare in ogni angolo del globo. Proprio per questo motivo ha istituito una squadra di traduttori che sarà in grado di riportare fedelmente la testimonianza. Proprio per questo motivo, la Johnson conclude: “Se non parlate inglese non preoccupatevi, lasciate comunque la vostra storia e noi la tradurremo. Abbiamo un team apposta di interpreti che possono aiutarci. Voglio che la vostra storia arrivi ovunque. Aiutatemi. Un progetto degno di nota, che, nel giro di qualche ora, ha già fatto il giro del mondo. L’attrice, sostenuta sul palco dal compagno Chris Martin, ha voluto dare con il suo numero e con la sua mail, la possibilità di parlare anche a chi ha paura di ritorsioni e non sa come muovere i primi passi in queste squallide vicende. Il movimento #MeToo festeggia proprio in questi giorni un anno dalla sua fondazione, anche se con il caso di Asia Argento ha avuto qualche battuta d’arresto. Ora, a prescindere da come si concluderanno le accuse mosse nei confronti dell’ex compagna di Anthony Bourdain, il progetto lanciato da Dakota vuole essere un incentivo per credere ancora in un mondo diverso, privo di violenze e abusi.

Scritto da Fabrizia Volponi

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