Cristian Fernandez: il 12enne a rischio di ergastolo

Cristian Fernandez, nel 2012 e a soli 12 anni, è accusato dell'omicido del fratellino di 2 anni con la complicità della madre. Oggi i riflettori mediatici sembrano essersi spenti sulla vicenda. Il ragazzo attualmente è seguito da un valido team di avvocati con un trattamento adeguato alla sua minore età.

Florida 2012. un ragazzo, Christain Fernandez, è accusato di omicidio e rischia l’ergastolo. Fin qui sembra un normale fatto di cronaca nera; ma c’è di più. Il ragazzo in questione,all’epoca dei fatti, ha solo 12 anni; e nel 2107, dopo 5 anni, questo caso sembra essere andato nel dimenticatoio. Bisogna premettere che la vicenda di questo ragazzino è complessa e delicata; e la sua giovane età è uno dei principali fattori che non consentono di parlare obiettivamente della vicenda. Perciò i riflettori dei media, oggi, hanno smesso di far luce sui fatti. Ora cercheremo di vedere insieme cosa è successo e perché.

Cristian Fernandez: i fatti che si celano dietro l’omicidio

Occorre premettere che Cristian all’epoca dei fatti non era solo. Cosa è successo? Cristian e sua madre sono responsabili della morte del fratellino di 2 anni David, morto a causa di un trauma celebrale. Ma, per capire meglio, facciamo ancora un passo indietro sulla vita di questo giovane omicida. Cristian nasce nel 1999 da Biannela Susana, che all’epoca dei fatti era poco più di una bambina con i suoi 12 anni. Il padre, ventenne, per evitare di essere condannato, decide di prendersi cura della ragazza e di suo figlio. Per i primi tempi è così; ma con il passare del tempo l’uomo diventa sempre meno presente.

Ciò porta Biannela e Cristian a essere affidati alla custodia della madre della ragazza, una donna di 34 anni con seri problemi di droga. Un giorno il piccolo Cristian viene trovato sporco e nudo nei dintorni di un motel; mentre la nonna era intenta a consumare droga nella struttura. Il padre biologico scompare definitivamente quando Biennela si sposa con Luis GalarragaBlanco. Sembra l’inizio di una nuova e promettente vita; ma è proprio qui che iniziano i problemi che porteranno il bambino a diventare un omicida.

Dopo altri tre figli, il nuovo marito di Biannela è in realtà un uomo molto violento. Tutti questi orrori vengono alla luce una mattina, quando Cristian si presenta a scuola con un occhio gravemente lesionato. A seguito di ciò, la polizia si reca a casa di Luis, il quale con un gesto disperato decide di uccidersi, davanti ai figli, con un colpo di pistola in testa. Dopo questo agghiacciante e traumatico scenario, si scopre che Cristian veniva ripetutamente picchiato e abusato sessualmente dall’uomo. Questa è in breve l’infanzia traumatica di Cristian, ora vediamo cosa è successo al piccolo fratellino David.

L’omicidio del piccolo David

Un giorno qualunque. I bambini sono soli a casa e Cristian è molto arrabbiato e, per un eccesso immotivato di ira, prende di peso il fratellino David e lo lancia contro la libreria. Quando la mamma torna a casa; Cristian le racconta tutto, mentre il piccolo è incosciente e sporco di sangue. Cosa fa Biannela? La madre lo pulisce dal sangue e gli applica semplicemente del ghiaccio sulla testa, per poi mettersi al computer come se nulla fosse. David muore dopo 2 giorni.

Il caso, all’epoca, ha raggiunto un notevole clamore mediatico e ha portato alla nascita di diverse pagine Facebook e petizioni online per convincere il giudice, Angela Corey, a trattarlo come un minore con gravi problemi psicologici. Ma l’inflessibile giudice sembra optare decisamente per l’ergastolo: “Ho visto ragazzini provenire da situazioni ancora più gravi ma questa corte non può permettere che gli orrori che ha vissuto Cristian siano usati come scusa“. Stando alla legge della Florida, il ragazzino avrebbe diritto a delle attenuanti e a una successiva rieducazione sociale; per renderlo parte della società. Per la maggior parte dell’opinione pubblica pena minore e a un successivo reinserimento nella società.

Che fine ha fatto oggi Cristian? Tutto quello che sappiamo è che seguito da un valido team di avvocati e che ha ottenuto un trattamento adeguato alla sua condizione di minorenne: se manterrà una buona condotta, al ragazzo toccheranno solo 7 anni di carcere, 2 anni di arresti domiciliari e altri 7 di libertà vigilata.

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