Come provocare piacere con il BDSM

Un po' intimoriscono, un po' incuriosiscono e attraggono. Le pratiche BDSM sono l'emblema della trasgressione sessuale. Perché affascina l’accoppiata piacere e sofferenza? Vi sono due soggetti che svolgono un ruolo completamente diverso: il dominatore (chiamato anche master se uomo o mistress se donna) e lo slave, ovvero il soggetto sottomesso. Molto spesso non si tratta di piacere fisico ma solamente mentale.

Ogni volta che si parla di pratiche BDSM si corre il rischio di interpretare determinati comportamenti sessuali come vere e proprie patologie. Se però si escludono situazioni borderline ciò che ne rimane è la semplice constatazione che de gustibus non disputandum. Come per ogni cosa anche la sessualità è multiforme, così come i modi in cui si esprime e con i quali è consentito dare/ricevere piacere. E BDSM si inserisce proprio in questa finestra di possibilità.

BDSM cos’è e cosa significa

L’errore più comune è quello di generalizzare. Spesso si parla di bondage al posto di BDSM, mentre la realtà è che il bondage è una delle declinazioni del BDSM. BDSM è l’acronimo usato per indicare una serie ti rapporti relazionali ed erotici basati su dinamiche ritenute fuori dalla norma convenzionale. Bondage, dominazione, sottomissione e sadomasochismo. Queste attività implicano una sorta di gioco di ruolo nel quale viene istituito un rapporto gerarchico. Consensualmente si stabilisce chi incarna il ruolo del dominatore (master se uomo o mistress se donna) e chi quello di sottomesso (slave).

Come fare del BDSM

Per quanto le pratiche BDSM possano essere ritenute una manifestazione di sesso estremo, i principi su cui si basano sono sicurezza, salute e consensualità. I rapporti che si consumano in questo contesto sono volti a dare piacere a tutti i partecipanti. É escluso dunque qualsiasi rapporto non consensuale e volto a ledere fisicamente e psicologicamente. Inoltre le pratiche implicano dei rischi, per questo bisogna sapere esattamente cosa fare e come farlo.

Si possono usare corde, sculacciatori e fruste, collari, manette, pinze, stimolatori e tanto altro. All’interno della scena lo scopo è quello di generare piacere attraverso un meccanismo spesso complesso fatto di umiliazioni, dolore fisico, confusione sensoriale e costrizioni. Per delle forme più soft sono sufficienti anche morsi, solletico, sculacciate e l’uso di olio caldo (per massaggi), cubetti di ghiaccio o piume. O ancora giochi di ruolo, voyeurismo, esibizionismo e l’uso di abiti creati appositamente.

La sfera BDSM e ciò che comprende non è facilmente classificabile e descrivibile. Le pratiche possibili sono svariate proprio perché si basano sui gusti di chi vi prende parte. Ognuno dei partecipanti ha propri feticci e proprie fantasie. É infatti complicato entrare nei dettagli delle attività che si possono praticare. Ognuna di esse ha infatti anche differenti implicazioni a livello fisico, psicologico e tecnico. Non ci sono dunque limiti a quanto può essere messo in pratica. A patto di rispettare sempre i principi di base condivisi da chi si immerge in questo aspetto della sessualità.

Cosa si prova con il BDSM

Mutuo consenso e mutuo piacere sono imprescindibili. Ciò che si prova praticando BDSM è quel piacere fisico e mentale legato anche a sensazioni di norma dolorose. L’obiettivo non è sempre quello di raggiungere la soddisfazione sessuale attraverso la penetrazione. Molto spesso non vengono neanche consumati rapporti sessuali ma, al contrario, gli stimoli sono più orientati alla soddisfazione mentale. Lo slave trarrà piacere dall’essere dominato, umiliato e dall’assenza totale di potere. Il master o la mistress fanno invece derivare il loro piacere ed eccitazione dalla possibilità di disporre completamente del proprio sottomesso.

Scritto da Marta Dal Maso

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