come difendersi mobbing sul lavoro

Il mobbing è un fenomeno molto serio che va affrontato e superato con ogni mezzo. Si tratta infatti dell’attività persecutoria che un datore di lavoro o un collega esercita nei confronti di un lavoratore con conseguenze gravi, quali l’allontanamento volontario dal posto di lavoro e ripercussioni psicologiche.

Cos’è quindi necessario fare per contrastare questo tipo di violenza psicologica?

Prima di tutto è fondamentale che il mobbizzato (cioè la vittima dei soprusi) mantenga un certo livello di calma e di lucidità, facendo capire al mobber di essere in grado di sostenere le vessazioni e di non avere intenzione di cadere nella disperazione. Molto importante è affrontare l’argomento, in un primo momento, in modo generico con un superiore (chiaramente non rivolgersi alla persona in questione), per spiegare brevemente la situazione informandolo sulla vicenda. Si consiglia di mantenere la calma e non parlare in modo aggressivo o facendosi prendere dalla tensione.

Se non si è arrivati a una soluzione dopo questo primo passaggio, è necessario quindi rivolgersi a un Sindacato, mettendo per iscritto le proprie considerazioni. Un altro tentativo che si può fare è quello di rivolgersi a un medico del lavoro per considerare la possibilità di chiedere un trasferimento. La causale della richiesta deve essere “ragioni di salute”, proprio perchè il mobbing crea forti ripercussioni psicologiche su chi lo subisce.

Diventa importante richiedere l’aiuto di uno psicologo per poter affrontare al meglio il periodo in cui si è soggetti a mobbing, perchè spesso diventa causa di depressione, dipendenza da droghe, isolamento, separazioni o divorzi.

Scritto da Cristina Testori

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