Il cinepanettone quest’anno è tripartito
Puntuale come un orologio svizzero, inevitabile come la morte e le tasse, Neri Parenti ritorna nelle sale con l’immancabile cinepanettone di fine anno, Colpi di fortuna.
I più attenti osservatori di questo particolare sottogenere della commedia italiani avranno notato che dall’anno scorso con Colpi di fulmine che i De Laurentiis hanno preferito dare un taglio ai vari Natale in giro per il mondo per rifugiarsi in una casalinga e tradizionale pellicola a episodi.
Stop agli elefanti con la diarrea, basta con le battute becere sulla virilità degli africani, finita l’eppoca dell’eccitazione molesta per le grazie delle maggiorate americane: il dinamico trio De Laurentiis – Parenti – De Sica ha scelto una formula nuova, anche se non proprio originale.
La ricorrenza dei “colpi” nelle due opere citate ci parla infatti di un progetto che prevede uno stesso tema – l’anno scorso l’amore, quest’anno i giochi del destino – declinato secondo diverse varianti della risata (il regista distingue rispettivamente commedia, farsa e comicità surreale).
Rispetto all’exploit precedente si rileva anche un aumento della frammentazione, dato che le storie raccontate sono passate da due a tre, forse per paura di annoiare presto lo spettatore, o forse per la breve tenuta del filo comico di ogni scenetta.
Veniamo dunque alla trama dei singoli episodi. Nel primo Luca e Paolo sono i due amici per la pelle Mario e Piero. Mario è follemente innamorato della cassiera Barbara (Fatima Trotta), che lavora in un bar-tabacchi, e ogni giorno per vederla compra un pacchetto di sigarette. Quando però la sua amata viene trasferita alla ricevitoria del Lotto, l’uomo inizia a giocare dei numeri per continuare questo innocente atto di stalking. In seguito alla scoperta che Barbara ha un amante Mario passa una nottata all’insegna della follia disperata e solo il giorno dopo si accorge di aver giocato insieme a Piero i numeri vincenti. I due quindi, in una svolta che rimanda direttamente a Una notte da leoni, dovranno ripercorrere a ritroso le tappe della folle avventura notturna di Mario per arrivare a ritrovare il biglietto fortunato.
Nel secondo Christian De Sica è Gabriele un imprenditore tessile estremamente superstizioso che ha concluso un accordo con dei fornitori mongoli per garantirsi lo sfruttamento della prestigiosa lana locale. Per chiudere il contratto ha bisogno di un interprete, Bernardo (Francesco Mandelli de I soliti idioti), singolare personaggio che è un portatore di iella provetto da quando è nato. Tra disgrazie e incidenti i due dovranno arrivare sani e salvi alla conclusione dell’affare.
Nel terzo Felice (Lillo) è un animatore di una casa di riposo molto amato per la sua gentilezza e allegria. Nonostante la situazione economica non sia delle migliori ha una famiglia felice dotata di ben 4 figli. Un giorno scopre che il padre, da lui creduto scomparso, è morto per davvero e gli ha lasciato una piccola eredità in valuta e un grande impegno nella figura del fratello Walter (Greg) di cui inizia a prendersi cura. Costui è un matto scatenato, pronto a prendere a sberle chiunque pronunci determinate parole e dai comportamenti incontrollabili. Una rivelazione finale metterà a posto la situazione…
