Chicche Tv: tutti i colori ed il kitsch della tv degli anni ’80 in un solo filmato!

Un filmato (vedi in basso) di Altrastoria de La 7 "riepiloga" la tv degli anni ‘80.

E' difficile congelare un terreno così fluido come quello televisivo, ma se dovessi fotografare con due aggettivi sintetici quell'epoca tv, direi che era "brutta ma divertente".

Gli anni ‘80 sono infatti una fase di sperimentazione.

Mediaset, allora Fininvest, rompe il monopolio della Rai, che ha prodotto tv di qualità e noia in pari misura.

Le tv di Berlusconi vivacizzano la scena con un'esplosione di colore e di cattivo gusto, però spesso stimolante.

L'immagine che ho della tv di quegli anni è molto colorata: la tv a colori era nata qualche anno prima, ma entrava in tutte le case solo negli anni ‘80. I programmi dell'epoca sono dunque un mix sconcertante di abbigliamenti e scenografie rosse verdi gialle, di accostamenti cromatici assurdi.

E di soluzioni kitsch, dal Supertelegattone appeso alla gru in un cantiere della periferia di Milano con un paio di vallette da balera di serie B, ad Iva Zanicchi rifatta, titolare del primo naso "televisivo" ristrutturato, che conduce Ok il prezzo è giusto, simbolo della svolta commerciale della Tv e dell'era della chirurgia estetica.

Assieme a tanta volgarità, gli anni ‘80 producono però anche molta qualità, soprattutto sul versante metatelevisivo: perché la tv è principalmente un universo chiuso che si nutre di sé stesso.

In questa dimensione autoreferenziale, nascono Blob, archetipo della tv sulla tv, Quelli della Notte e Indietro Tutta di Arbore, la parodia più felice del cattivo gusto dei programmi dell'epoca. Inoltre debuttano Striscia la notizia e la Gialappa's, nasce la tv-verità di Rai Tre che attinge a modelli di real tv e tv di servizio americani: Chi l'ha visto?, Mi manda Lubrano.

In questo filmato non manca, quasi, niente di una tv supercolorata, per fortuna archiviata per sempre!

Scritto da Style24.it Unit

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