Caso Prati, Roberta Bruzzone: “Questa storia puzza,la procura indaghi”

Pamela Prati aggredita con l'acido (ma in realtà solo minacciata): in pochi credono alla versione data dalla showgirl.

Pamela Prati minacciata con l’acido: forse si tratta dell’ennesima verità fasulla, messa in piedi dalla Prati e dalla sua agente Eliana Michelazzo per attirare l’attenzione dei media e portarli dalla propria parte recitando la parte delle vittime. A dare quest’interpretazione è Roberta Bruzzone, criminologa ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane. Ecco perché , se si trattasse di menzogne, la Prati e la Michelazzo potrebbero essere sbattute in galera.

Pamela Prati minacciata con l’acido: la verità

Nell’ultima puntata di Verissimo, come sanno ormai anche coloro che non erano sintonizzati su Canale 5 mentre la trasmissione era in onda, Pamela Prati e Silvia Toffanin sono arrivate ai ferri corti. L’ospite della Toffanin è arrivata a lasciare lo studio per poi farvi ritorno mostrando dal proprio cellulare la presunta fotografia di Marco Caltagirone.

Durante la puntata però è stato affrontato anche un argomento delicatissimo: le minacce con l’acido ricevute (teoricamente) da Pamela Prati ed Eliana Michelazzo. Durante l’ospitata a Verissimo, infatti, la Prati ha confermato una storia già raccontata dalla sua agente: le due donne sarebbero state minacciate con l’acido. Più nello specifico la Prati avrebbe trovato una bottiglia di acido sotto casa con un biglietto che recitava: “al matrimonio ci arriverete a metà”.

La Toffanin non ha voluto attaccare direttamente la Prati, che era già visibilmente scossa dall’intera situazione, ma ha voluto comunque far presente la propria perplessità.

Non è che all’inizio avete costruito tutto e poi la situazione vi è sfuggita di mano?

Naturalmente la Prati ha negato con tutte le sue forze.

La valutazione della criminologa

Dopo la notizia che vuole Pamela Prati aggredita sotto casa (notizia poi ridimensionata con l’introduzione del dettaglio del bigliettino minatorio) si è parlato del caso anche a Storie Italiane. Ospite di Eleonora Daniele è stata Roberta Bruzzone, la quale ha spiegato che dal punto di vista accademico la vicenda non ha corrispondenze con le modalità che vengono solitamente utilizzate dagli aggressori.

Chi ha intenzione di aggredire con l’acido, infatti, lo fa senza avvertire la vittima, come dimostra ad esempio la triste storia di Gessica Notaro, nota al grande pubblico proprio a causa della benda che è costretta a portare su un occhio.

Mi auguro che la procura indaghi seriamente su questo aspetto perché, se dovesse emergere che questa minaccia non è mai realmente avvenuta, credo che la questione potrebbe prendere una piega decisamente diversa rispetto a quella mediatica. Non si gioca con questa roba. […] La situazione puzza un po’ troppo. C’è gente che ha inventato di tutto per poi pagarne le conseguenze davanti a un giudice. Se questa cosa non fosse realmente accaduta, sarebbe di una gravità inaudita

Tra le altre cose la Michelazzo avrebbe affermato che la ragione dietro alle minacce stava nel fatto che Pamela Prati possiede un’agenzia di management: per la Michelazzo se la Prati non avesse lavorato in quest’ambito non avrebbe ricevuto alcuna minaccia. Non è stato chiarito però il collegamento che secondo l’agente sussiste tra il lavorare nell’ambito dello spettacolo e le minacce ricevute.

Scritto da Olga Luce

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