Carnevale: bimbi vestiti da VIP, replica il padre

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Ricorderete tutti il famoso carro del Carnevale di Napoli.

La foto che ritraeva dei bambini travestiti da personaggi del Grande Fratello Vip ha fatto il giro del web. D’altronde si sa, il Gf è uno dei reality più spiati, amato da grandi e piccini. Ogni anno a carnevale ci si sbizzarrisce con maschere divertenti e originali, veri e propri capolavori e travestimenti sui generis, spesso fuori dagli schemi e assolutamente stravaganti. Questa volta però ne è nata una vera polemica.

E’ educativo e moralmente corretto travestire i propri figli da Cristiano Malgioglio o Cecilia Rodriguez? A prendere parola sulla questione è il papà di uno di quei bambini e noi abbiamo l’intervisto in esclusiva!

Maschere del Carnevale di Napoli

Cristiano Malgioglio, Ilary Blasi, Giulia De Lellis, Cecilia Rodriguez: questi e molti altri sono i travestimenti che impazzano al Carnevale di Napoli. Le foto sono state postate su ogni social ed è stata sollevata una grande polemica.

Cosa avranno spiegato i genitori ai loro piccoli? E come avranno reagito di fronte alle accuse?

Una volta c’erano Arlecchino, Biancaneve, Cenerentola e tutti gli altri personaggi che hanno fatto la storia dell’animazione per bambini. Ora ci sono i protagonisti del Grande Fratello Vip: l’esperta di stile Giulia De Lellis, la sorridente Ivana Mrazova e la sensuale Aida Yespica. Si riconoscono dal trucco curato nei dettagli. E naturalmente non poteva mancare Cecilia Rodriguez.

Segno distintivo: l’armadio.

Le parole di un papà

Adesso a prendere la parola e a voler puntualizzare quanto accaduto è un papà il cui figlio ha preso parte alla festa ed era sul famoso carretto incriminato.

Il papà ha raccontato che l’idea del carretto firmato Gf Vip è nata da uno spunto di grande fantasia. Il merito è del cognato, celebre drag queen, amato per i suoi spettacoli e vincitore di molti concorsi. Evidentemente l’idea ha trovato l’approvazione sua e degli altri genitori, desiderosi di vestire i loro bambini in modo originale e ben diversa dagli anni passati. “L’obiettivo era quello di ironizzare su celebri personaggi dello spettacolo”, ha rivelato.

Effettivamente è innegabile: i personaggi portati in scena da mesi sono ai vertici delle classifiche del gossip nostrano.

Il padre rivela che le bimbe hanno tra i 6 e i 7 anni. “Quella è una festa, non ha niente a che fare con la nostra quotidianità”, ha tenuto a puntualizzare. “Le bambine non guardano né il Gf né gli altri reality che oggi tanto impazzano in tv. Non sono adatti a loro”, precisa.

E allora, cosa avranno spiegato ai loro bambini? Chi sono i personaggi dei loro travestimenti? Ecco la spiegazione: “Abbiamo semplicemente detto loro che si sarebbero vestite da personaggi famose, da modelle. Le bambine erano contente di essere truccate, di salire sul carretto e sfilare”.

Non tarda ad arrivare la risposta alle accuse ricevute e questo papà rivela: “Non ce lo aspettavamo“. Lui e gli altri genitori non avrebbero mai pensato che in tanti si sarebbero lasciati andare a commenti denigratori nei confronti di quei travestimenti. “In molti non hanno apprezzato il trucco esagerato. Non ci aspettavamo questo attacco né i tanti commenti negativi nei confronti di noi genitori e della nostra scelta”.

Poi ammette: “Abbiamo sbagliato a condividere quelle foto sui social, ma ce ne siamo resi conto solo dopo”. Ed è proprio vero, perché ormai quelle immagini avevano fatto il giro della rete e la polemica era alle porte.

E i bambini, cosa ne pensano?

Il papà confida: “Sono stato male per l’accaduto, non era quello il messaggio che volevamo passasse. Era solo un modo per divertirsi e ironizzare sui personaggi in questione”.

Non è un cattivo esempio vestire i bambini in questo modo? Cosa verrà detto loro quando in futuro sfoglieranno quelle foto? Il papà non tarda a replicare: “Faremo capire loro che erano travestiti da personaggi famosi, da modelle. Molte di loro non hanno fatto cose carine, ma non bisogna penalizzare e condannare. Ci sono bambini vestiti in modo nettamente peggiore, da Hitler o da gabinetto”.

Sulla questione armadio ci tiene a precisare che la bambina protagonista di quello scenario non è sua figlia.

Nonostante ciò precisa che non spiegherà mai ai bambini quello che è accaduto in quel singolare episodio: “La questione armadio non gliela spiegherò mai. Capirà solo quando avrà l’età giusta”.