Non siete stufi di sentirvi ripetere “buon Natale” e “buone feste”? Soprattutto considerando che la maggior parte degli auguri provengono da persone del tutto disinteressate alla nostra felicità: estranei e conoscenti che ce li fanno per questioni di mera etichetta, venditori interessati solo al nostro portafogli, divi della televisione pagati profumatamente dagli sponsor.
In questo periodo poi è soprattutto la televisione a diventare molesta con i suoi auguri replicati a tutte le ore del giorno e della notte per almeno due settimane, con i suoi film in serie sulle favole natalizie e Santa Claus, con i suoi studi televisivi addobbati di alberi di natale e presepi, con i telegiornale che sembrano incapaci di parlare d’altro che di shopping per i regali, cenoni, festeggiamenti e neve.
In un periodo in cui tutto ci ricorda il Natale, dentro (con il nostro albero e i doni scambiati con i parenti) e fuori casa (con le via addobbate a festa e il conseguente spreco energetico), ci si aspetterebbe che almeno l’intrattenimento televisivo, che dovrebbe essere luogo d’evasione e di fantasia, ci portasse in mondi e magari stagioni diverse, che ne so, magari nelle coste californiane con ragazze in bikini e surfisti intrepidi, o tra i ragazzi che giocano a calcio nella spiaggia di Copacabana, o quantomeno nel Natale australiano che si festeggia al mare tra un tuffo e l’altro.
Beh in questo senso diamo onore a Canale 5 che nella giornata di ieri ha interrotto la solita programmazione delle fiction e dei cartoni natalizi per mandare in onda un film, di certo non imperdibile, ma di esplicita a ambientazione estiva: Un’estate al mare. Per chi era a casa, un po’ d’ossigeno rispetto all’overdose di presepi, pupazzi di neve, renne e favolette edificanti su bambini buoni e Santa Claus.
Speriamo non sia la sola eccezione per il palinsesto che ci accompagnerà fino alla Befana. Intanto per la programmazione ferragostana, ovviamente, caldeggiamo tutti film invernali e di ambientazione natalizia. Per ora: buon Ferragosto a tutti.
