Brigitte Nielsen “Ecco come sono diventata mamma a 54 anni”

Brigitte Nielsen racconta il suo difficile percorso fino alla nascita della quinta figlia: le difficoltà della gravidanza assistita in età avanzata.

Brigitte Nielsen confida i dettagli del suo difficile percorso di maternità, dopo aver dato alla luce la sua quinta bambina. L’attrice non ha paura di rivelare quando duro e costoso sia stata l’intera procedura medica che le ha permesso non soltanto di concepire la bambina, ma anche di portare a termine la gravidanza.

Brigitte Nielsen: “E’ stato faticoso”

La Nielsen aveva già quattro figli, tutti nati dai suoi precedenti matrimoni. Nonostante il fatto che la maternità non le sia affatto mancata, alcuni anni fa aveva deciso di congelare i propri ovuli per essere certa di poter poter concepire un altro figlio anche quando l’età biologica avrebbe indebolito i suoi ovuli fino a rendere la fecondazione molto difficile.

L’attrice è attualmente legata a Mattia Dessi, con il quale condivide una relazione che va avanti dal 2006. L’attrice, che ha avuto figli con tre dei suoi compagni, ha desiderato moltissimo dare un figlio al suo compagno attuale, per condividere anche con lui la gioia delle genitorialità.

Purtroppo però soltanto l’amore e il desiderio di mettere al mondo un bambino non bastano a portare a termine una gravidanza, quindi Brigitte ha deciso di affidarsi a una procedura medica che le permettesse, anche a menopausa sopraggiunta, di rimanere incinta.

Non avrei nemmeno provato dopo i 42 anni. […] È un percorso molto lungo, quello che voglio che le donne sappiano è che tutto è possibile ma bisogna essere realistici. C’è l’attesa, c’è molto dietro, è un lungo lungo percorso.

Il congelamento degli ovuli

Naturalmente per la fecondazione in vitro possono essere utilizzati ovuli di una donna donatrice, che vengono prima fecondati, quindi successivamente impiantati nell’utero della futura madre. Brigitte non aveva intenzione di affidarsi a questo tipo di iter, desiderando mettere al mondo un bambino o una bambina che fosse biologicamente figlio suo e di Mattia.

Per questo motivo, la Nielsen alcuni anni fa ha proceduto a far congelare alcuni suoi ovuli, che quindi sono stati fecondati con gli spermatozoi del suo compagno. Uno di essi è stato poi impiantato nell’utero della madre per iniziare la gravidanza.

Per quanto sia un procedimento semplice in linea teorica, non lo è affatto dal punto di vista medico, e non è affatto economico.

Un’altra cosa da sapere è che è molto costoso. Non è né facile né economico se si fa come ho fatto io. Voglio che le persone lo sappiano.

E’ inoltre necessario progettare la gravidanza con largo anticipo, dal momento che gli ovuli sono adatti al congelamento soltanto fino a una certa età.

Massime precauzioni

Com’è lecito aspettarsi, portare avanti una gravidanza in età avanzata non è semplice, e occorre prendere tutte le misure possibili affinché proceda senza intoppi. Alcuni mesi fa, precisamente all’inizio di Aprile, si vociferò per qualche tempo di una misteriosa malattia di Brigitte Nielsen, che era sbarcata da un aereo atterrato all’aeroporto di Philadelphia su una sedia a rotella spinta dagli steward. Infagottata in un cappotto rosa e con un berretto di lana calato sulla fronte la Nielsen era irriconoscibile, ma non era affatto malata, soltanto incinta di sette mesi!

Scritto da Olga Luce

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