Breathwork: che cos’è, come funziona e i benefici

Tag: psicologia
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Il benessere mentale è sempre stato un punto fondamentale per la salute di una persona.

Applicare dei metodi, come la meditazione per attirare le energie positive o cercare di pensare positivo, aiuta a calmare l’animo e ad essere emotivamente più stabili. Le tecniche sono davvero tante al giorno d’oggi, ma ne esiste una in particolare capace di dare un forte effetto rilassante: il breathwork. Si tratta di una tecnica di respirazione capace di regalare sedute brevi ma molto intense e solo chi l’ha provato può dire che cosa è il breathwork e che risultati porta effettivamente.

Cos’è il breathwork: il lavoro di Susan Oubari

La tecnica di respirazione è stata creata negli anni 70 come metodo per emulare in maniera sana l’effetto dell’alterazione emotiva data dalle droghe. A spiegare l’origine del breathwork è Susan Oubari, una ragazza americana che l’ha poi applicato e studiato. Il breathwork è una disciplina che aiuta ad accedere ad uno stato profondo di rilassamento che richiede di superare i limiti e di lasciarsi andare.

Susan ha un passato di oltre vent’anni nel mondo della moda come direttrice artistica e agente di fotografi. Dopodiché, decide di cambiare totalmente il suo stile di vita iscrivendosi per 14 anni nelle scuole internazionali di Nita Mocanu, Philippe Coffin & Collen Benelli. Nel 2017 scopre il breathwork a Los Angeles e nel 2019 decide di fondare il Breathe in Paris, un metodo nuovo che unisce diverse discipline come lo yoga, la meditazione e il breathwork.

Susan Oubari, parlando del breathwork, dichiara che:

É una forma di pranayama, ovvero una respirazione yoga, che esiste da più di 4 mila anni. A partire dagli anni ’70 però alcuni studiosi americani hanno iniziato ad esplorare nuovi ambiti dell’utilizzo del respiro. Erano gli anni dell’Lsd e degli stati di alterazione e grazie allo psichiatra Stamoslav Grof si è trovato un metodo che non richiedesse l’utilizzo di droghe psichedeliche ma che potesse portare a un simile stato di consapevolezza alterata. Una sorta di trip sano

Come funziona una seduta di breathwork?

Susan Oubari, la ragazza americana che studia e applica questa nuova tecnica di respirazione a scopo rilassante, spiega come si ottiene questo stato solamente attraverso la respirazione:

Ci si può arrivare grazie alla ripetizione di alcune sequenze di respirazione, rimanendo sdraiati. Non c’è niente di mistico ma il respiro ossigena il sangue e il cervello, l’ipotalamo emana endorfine che finiscono nelle ghiandole endocrine fino all’attivazione del fenomeno dell’ipofrontalità transitoria

In parole povere, una seduta di breathwork si svolge in un’ambiente con luci soffuse e candele con essenze. Ci si sdraia su un tappetino e si chiudono gli occhi, utilizzando delle mascherine per gli occhi e delle coperte per mantenere caldo il corpo. All’inizio della seduta si chiede la visualizzazione delle volontà mentre ci si prepara alla respirazione. Questo momento dura circa 30 minuti ma già nei primi 10 minuti si iniziano a sentire i primi effetti.

Successivamente, arriva un momento di riposo in cui il corpo riprende tutte le energie, con l’aiuto di musica. Alla fine, è come se il corpo sia stato attraversato da una scarica elettrica.

I benefici

Tra i benefici del breathwork, sicuramente c’è il riequilibrio del sistema digestivo e di quello nervoso. É capace di combattere l’insonnia e lo stress, aiutando anche il sistema immunitario.

Una seduta di breathwork viene paragonata ad una seduta di psicoterapia.

Secondo Susan Oubari, questa disciplina aiuta a sentire emozioni che invece nella realtà non riusciamo a percepire a causa della società. Spesso accade che alla fine di una seduta, alcuni allievi urlano o gridano. La ritiene simile alla psicoterapia perché permette di non controllare la mente e di entrare in contatto con quei pensieri profondi non visibili dalla mente.