Berlusconi da Cleveland si collega con il Tg5: che giochetto ben riuscito

Ieri sera mi è andato di traverso il boccone. Nella prima parte del Tg5 Carlo Rossella, direttore del telegiornale, tutto sorridente, si è collegato con Silvio Berlusconi, ancora degente a Cleveland.
Berlusconi, subito dopo i ringraziementi di rito, si è lanciato in una delle sue campagne per la libertà e l'amore (testuali parole), ha criticato l'operato del governo, ha promesso la nascita del partito unico, ha ringraziato il Presidente della Repubblica per la telefonata ricevuta subito dopo l'operazione, ha lasciato intendere che la preoccupazione di D'Alema per le sue condizioni gli è parsa sincera mentre quella di Prodi l'ha lasciato indifferente.

Mentre parlava – sullo schermo della tv – appariva una foto dell'ex premier, più giovane di vent'anni, che sorrideva appoggiato all'ormai famosa scrivania di Arcore, quella dalla quale annunciò la sua discesa in campo: la preferita di Emilio Fede. Rossella gli ha fatto tre domande, tutte e tre inutili, da vero direttore di giornale.

La parte più bella? Quella in cui Berlusconi ha ringraziato il direttore Rossella e i giornalisti del tg5 per lo spazio che gli era stato concesso, come se John Elkann telefonasse ai dirigenti della Juventus ringraziando per il biglietto in tribuna d'onore che si è appena visto recapitare a casa.

Uso scorretto della tv? Conflitto di interessi mai risolto? Mi danno molto più fastidio atteggiamenti del genere piuttosto che la quotidiana litania di Fede al tg4.  

Scritto da Style24.it Unit

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