Benedetto sia l’upskirt di Simona Ventura

Parto subito con una domanda che mi farà subito passare per il guardone di turno (cosa che non sono, figlio mio, sappilo). Santi numi, donzelle che siete all'ascolto, alla lettura, alla visione, vabbè che siete qui in questo momento, quante volte in un giorno, senza che ve ne accorgiate, siete sotto il pericolo di upskirt improvviso. Sarà capitato anche voi, o no?

E che diamine, se fossi donna sarebbe il mio incubo. Non sarei in grado di tenere le gambe chiuse. No, rifaccio. E' meglio. Non sarei mai in grado di stare composto senza incappare nel fastidioso incidente.

Simona è caduta nel tranello. Macchina appostata, scatto fulmineo ed ecco il caso della settimana. Che non è il Lodo Mondadori, sia ben chiaro. Quelle sono bazzecole.

Simona ha le mutande? Non le ha? Massì, avrà il tanga. Simona è stata inopportuna? No, stava semplicemente scendendo da quella lingua. Possibile quindi che si metta sotto l'occhio marpione del web un simile incidente? Sì. Il Corriere ci sta marciando alla grande. 

Vogliamo buttarla sul "basta donzelle con le gonne corte"? "Basta vestiti provocanti"? No, stavolta no. Basta con la caccia allo scoop a tutti i costi. Una volta esisteva il pudore. Anche per fotografi e giornali. Ora è tutto diverso: la regola è infrangere quel pudore, violando l'intimità delle persone. Io l'ho fatto tante volte, di upskirt delle star ne ho parlato più volte sul blog.

Però il discorso era diverso. In tutti i casi che ho trattato in passato era evidente l'intento di mettere in mostra "il mondo nascosto", in questo caso invece l'incidente appare chiaro. Ed è fastidioso vedersi con la gigia al vento senza volerlo. 

Da oggi mai più upskirt su Tele dico io. Fino al prossimo upskirt.

P.S.
Qualcuno se lo starà chiedendo, lo so. Sì, parleremo della sentenza Fininvest. Non stasera.

Scritto da Style24.it Unit

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