La showgirl argentina pubblica il video incriminato sul suo profilo e all’Ansa dichiara: “Il mio intervento era ironico, e poi mi stavo difendendo. Non trovo differenza tra il mio ‘vaffa’ e le puntate e puntate di diffamazione che ho subito”
“Molti di voi stanno cercando sul nostro sito l’intervista doppia tra Belen e Stefano De Martino andata in onda nella puntata di martedì 15 ottobre intorno alle 21.30 e pubblicata sul nostro sito subito dopo, ma tolta mercoledì 16 intorno alle 14.00. Questa intervista a detta del nostro editore contiene un passaggio diffamatorio e passibile di querela. Per questa ragione ha deciso di rimuoverla” – si legge sulla pagina delle Iene.
Il passaggio diffamatorio riguarderebbe il vaffa… di Belen, liberatorio per noi tutti, rivolto a Barbara d’Urso.
“Una vicenda abbastanza assurda – ha commentato Belen, che ha prontamente pubblicato sul suo profilo il video incriminato, aggiungendo – Il mio intervento era ironico, e poi mi stavo difendendo. Sono stata certamente diretta ma non trovo differenza tra il mio ‘vaffa’ e le puntate e puntate di diffamazione subliminale che ho subito. Mi sono sentita diffamata anch’io in altri modi, forse più ‘eleganti’. La vita è fatta di consensi e dissensi, bisogna accettarlo con filosofia: se si fa la scelta di criticare una persona, ci sta che questa persona non la prenda bene e dunque bisogna aspettarsi una risposta“.
Una faccenda tanto “assurda” che, persino una delle critiche più spietate della showgirl argentina, ha sentito il bisogno di difenderla.
Ecco cosa ha scritto Selvaggia Lucarelli attraverso la sua pagina Facebook:
“Belen che ritira fuori il video delle Iene in cui manda a fare in culo la D’Urso dopo che dal sito Mediaset è misteriosamente sparito (Censura? Lettere di avvocati? Chiamate furenti ai piani alti? Chissà) è diventata il mio mito incontrastato. Devo dire che la ragazza, in un ambiente in cui le conduttrici si dicono di tutto ma davanti alle telecamere fingono sempre tolleranza, autoironia e finta superiorità, ha avuto una schiettezza fuori dal comune. Tra l’altro, ha messo in luce un atteggiamento ben noto agli addetti ai lavori (gente di tv e giornalisti) che un giorno sì e l’altro pure, si ritrovano lettere di avvocati, querele, minacce di azioni legali se si pubblicheranno certe foto, richieste di mediazione economica (da prassi) per qualsiasi cosa si dica della Zia D’Urso. Non so a che numero di querele sia arrivata ma credo che abbia querelato pure il cactus sul terrazzo perchè c’ha le spine dispari. Io per esempio da lei sono stata querelata (con Andrea Scanzi che l’ha mandato in onda a Reputescion) per il mio video parodia girato alla Coop in cui rifacevo il verso al suo su Trenitalia. Un video innocuo, in cui manco la si nomina“.
Insomma: tra le tre non si sa chi sia la più discutibile (forse vince la d’Urso), ma in questo campo si sa “tutto fa brodo”.
