Barbara Palombelli: “Ho salvato Serena e Monica da un padre violento”

Paola Barletta

Content Manager e SEO Specialist, classe 1991, nata a Napoli, è laureata in Editoria, Culture della Comunicazione e della Moda all'Università degli studi di Milano.

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Barbara Palombelli ha raccontato l’adozione delle figlie Serena e Monica in un’autobiografia e ne ha parlato anche in una lunga intervista al Corriere della Sera.

Quanto rivelato dalla conduttrice di Forum è davvero terribile, visto che la vita di quelle che allora erano due bambine e oggi due donne è stata segnata da tanta violenza.

L’adozione di Serena e Monica

Fino all’ingresso di Serena Rutelli al Grande Fratello 16, non sapevamo molto della vita familiare di Barbara Palombelli e Francesco. I due, che rappresentano una delle coppie più longeve del mondo della televisione e della politica italiana, hanno adottato Serena, la sorella Monica e un altro ragazzo quando tutti e tre erano molto piccoli, ma la storia delle due ragazze è davvero molto forte.

Quando la bella estetista romana è diventata una dei “ragazzi” di Barbara D’Urso, la sua storia è stata raccontata e ha catturato l’attenzione dei telespettatori. Nel corso dell’ultima puntata del GF 16, Serena ha anche scoperto che la madre biologica le ha scritto una lettera, rivelandole di essere una clochard. La giovane Rutelli ha rifiutato ogni contatto con la donna e ha ammesso che i suoi genitori sono solo Barbara e Francesco.

La Palombelli ha scritto un’autobiografia, in uscita a maggio per Rizzoli, che si intitola ‘Mai fermarsi’ in cui racconta proprio alcuni passaggi dell’adozione di Monica e Serena. Il Corriere della Sera ha pubblicato alcuni estratti che sono davvero da pelle d’oca. Nel 2000 Barbara e Francesco incontrano le due bambine in una casa famiglia di suore a Roma e la conduttrice di Forum ricorda così quel momento: “Non voglio pensare alla burocrazia, voglio portarle al luna park, è un loro desiderio.

Già salire sulla mia macchina — a loro — sembra una festa […] Hanno dieci e sette anni, ma non hanno mai festeggiato un compleanno, mai un Natale in famiglia, mai visto il mare, mai un film, mai un ascensore, mai uscite con il buio, mai frequentato un fast food, mai fatto uno sport”. Due bambine che non hanno vissuto l’infanzia che meritavano, ma che dopo l’incontro con i coniugi Rutelli hanno dovuto continuare a vivere anni di terrore e privazioni.

Il terrore di Serena e Monica

Prima che Barbara e Francesco prendessero con loro Monica e Serena, le bimbe avevano vissuto una vita di abusi da parte di un padre violento e, proprio a causa di questo genitore così cattivo, hanno dovuto tenere nascosta anche la notizia dell’affido, cercando di non far apparire mai le bambine e non portandole mai in luoghi molto affollati. La Palombelli ha raccontato: “La storia dell’affido va tenuta segreta, segretissima.

Il padre biologico, un uomo violento e pericoloso, allora girava ancora per la città. Potremmo incontrarlo, lui o uno dei suoi amici malavitosi, le ragazze ne hanno il terrore. Non devono uscire foto sui giornali, nessuno deve sapere. Io non sono ancora nessuno, per le piccole. Sono stati mesi terribili: portare in giro due ragazzine che non hanno il tuo cognome e senza un pezzo di carta che ti autorizzi è un’impresa durissima.

E rischiosa: in caso di incidente, di allergia o di una banale infezione, i genitori biologici — all’epoca ancora titolari della patria potestà, incredibilmente non decaduta dopo anni di abbandono e di istituto — avrebbero potuto rivalersi su di noi”. La storia che racconta la moglie di Rutelli è davvero terribile, anche perché sia Serena che Monica hanno vissuto anni di vero e proprio terrore, visto che il padre, fortunatamente morto di Tbc qualche anno fa, le aveva minacciate di trovarle e di ucciderle.