Autopalpazione seno: come e quando farla

Fare l’autopalpazione del seno è un’abitudine importante e utile che aiuta le donne a riconoscere i noduli e i sintomi del tumore. Ecco alcuni consigli su come comportarsi.
Come si fa autopalpazione
L’autopalpazione del seno è un utile massaggio che si fa con una certa ritualità per riconoscere eventuali noduli sospetti e prevenire i tumori al seno. Non si tratta di un esame ma semplicemente per controllare il proprio corpo in autonomia, nel caso si avverta qualcosa di strano, è bene rivolgersi al medico per una mammografia. L’autoesame è piuttosto semplice si possono trovare molti articoli che parlano di come farlo con esempi figurati e video tutorial. S’incomincia con un’osservazione del busto davanti a uno specchio, è importante osservare la simmetria dei seni e se vi sono cambi di dimensioni, poi si sporge il busto in canti e si alzano e si abbassano i bracci sempre in avanti. Nel fare questo movimento occorre osservare il contorno dei seni, non ci deve essere nessuna irregolarità o deformazione evidente. Poi si può passare all’autopalpazione vera e propria. Occorre sdraiarsi sulla schiena con un cuscino sotto le spalle, si appoggia la mano destra sul seno sinistro e si fanno piccoli movimenti circolari facendo roteare il seno da entrambi i lati. Non è necessario premere, ma occorre palpare tutta la superficie anche le ascelle.
Qualunque perplessità o domanda va affrontata col medico.A seguito di una autopalpazione si può procedere con un esame più specifico come la mammografia . L’autopalpazione infatti individua noduli di 1 cm invece la mammografia può arrivare a scoprire anche noduli allo stadio iniziale di pochi millimetri di diametro. La mammografia è consigliata come controllo a partire dai 40 anni e dopo i 50 anni va fatta ogni due anni con regolarità.
Quando si fa autopalpazione
Una domanda frequente è chiedersi quando è meglio fare l’autopalpazione. L’ideale sarebbe un approccio mensile, ma anche ogni tre mesi sono una buona routine. Una cosa da tenere ben presente è di fare l’autopalpazione quando il seno è morbido quindi circa un paio di giorno dopo il ciclo mestruale. Se si è una donna in menopausa è utile crearsi delle scadenze regolari e farle quest’autopalpazione con regolarità, per esempio all’inizio di ogni mese. Bisognerebbe iniziare a farla già precocemente verso i venti anni d’età e continuare con cicli regolari per tutto il resto della vita perché rischio di tumore al seno, non diminuisce con l’avanzare degli anni.
Perché si fa autopalpazione
L’autopalpazione del seno è un autoesame importante innanzitutto per conoscere meglio i propri seni, la loro consistenza e l’anatomia. E’ una cosa utile conoscere le proprie caratteristiche in modo da poter notare immediatamente dei cambiamenti come perdite o rigonfiamenti e in caso necessario fare delle visite dal ginecologo. Molto spesso e nella maggioranza dei casi si tratta di cisti benigne o mastosi soprattutto superati i quaranta anni o di adenofibromi prima dei trenta anni. L’autopalpazione del seno non deve essere vissuta come una cosa ansiogena ma come un gesto che supporta la prevenzione che dimostra la partecipazione volontaria al proprio stato di salute. Prevenzione e diagnosi precoce sono davvero atti importanti e ogni anno il mese di ottobre ricorda che è il mese della prevenzione con campagne di sensibilizzazione e informazione.

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