Tra moglie e marito non mettere Barack Obama (e la mamma)
Sembra una di quelle barzellette che non fanno più ridere dopo una certa età, assuefatti come siamo al luogo comune (che in sé probabilmente possiede un notevole fondo di verità): moglie e marito o, come in questo caso, i futuri sposi che litigano a causa della madre, più spesso di lui che di lei.
E si tratta effettivamente di ciò che è successo ad Angelina Jolie e a Brad Pitt, il cui prossimo matrimonio sarà sicuramente uno dei più celebrati della Hollywood contemporanea.
Il casus belli, e la miccia che avrà fatto scoppiare infinite discussioni e accuse reciproche, è rappresentato da una serie di dichiarazioni rilasciate da Jane Pitt, mamma del più famoso Brad, al giornale della sua città.
La donna, evidentemente di forti convinzioni religiose, si è schierata contro la politica lassista di Barak Obama, il Presidente degli Stati Uniti, accusato di appoggiare la pratica dell’aborto e la concessione dei diritti civili agli omosessuali: “Barack Hussein Obama, un uomo che si dice liberale, è invece a favore dell’uccisione di bambini non ancora nati e vorrebbe permettere il matrimonio tra omosessuali. Un cristiano dovrebbe passare più tempo a pregare“.
E non è mancato anche l’apprezzamento verso Mitt Romney, il candidato repubblicano alle presidenziali, che è stato definito “un uomo votato alla famiglia, di grandi valori morali, con una enorme esperienza nel campo degli affari, contro l’aborto e che condivide le posizioni cristiane sull’omosessualità“.
Brangelina, l’entità composta dalla fusione dei due attori, è notoriamente di vedute progressiste e si è sempre battuta in difesa della comunità gay. Non stupisce quindi l’ultimatum della Jolie al proprio fusto: la mamma o la moglie, entrambe non si può più.
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